"Finti carabinieri, audio agli amici per metterli in guardia"

Il racconto del medico è diventato virale. Falso allarme sui social: si dice che l’auto dei malviventi era stata ritrovata ma è una fake

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Non credeva neppure lui, probabilmente, che il suo messaggio audio agli amici e ai colleghi che percorrono spesso la Siena-Bettolle avesse l’effetto di una ‘fiammata’. E finisse su centinaia di cellulari, diventando virale. "L’ho registrato e diffuso subito – spiega il medico senese che con la fidanzata è scampato sabato sera alla rapina dei finti carabinieri – per avvisare più persone possibile della situazione potenzialmente pericolosa. Quando ripasserò sulla Bettolle? La disavventura è capitata una volta, spero non si ripeta mai più". La caccia ai falsi militari dell’Arma che hanno compiuto (e tentato) una serie di colpi fra le province di Perugia, Arezzo e Siena, intanto continua. E ieri mattina si era diffusa anche la notizia che fosse stata ritrovata l’ormai famosa Audi bianca R6 usata per bloccare le vittime. Una vettura che era stata rubata giovedì scorso a Montevarchi. ‘Faccio un giro per provarla’, avevano detto al concessionario. E poi si erano volatilizzati con l’auto. In realtà la notizia che girava sui social era una ‘fake’. Quella macchina non aveva nulla a che fare c on l’inchiesta a cui stanno lavorando tre comandi provinciali dei carabinieri in quanto si riferisce ad alcuni anni fa e alla zona di Brescia. Un’altra vicenda insomma. Inoltre l’Arma non ha in dotazione Audi, per chi non lo sapesse. Un’ulteriore segnalazione sui social ha fatto scattare una denuncia: è stata messa on line la foto di un uomo di Castiglion Fiorentino, nell’Aretino, additandolo come uno dei banditi. Ha denunciato la cosa per la gogna social che sta subendo senza ragione.

Non sarà facile identificare i due finiti militari perché le mascherine anti-Covid travisano i lineamenti. Si sta però lavorando alle telecamere che, seppure non presenti sul Raccordo, sono invece ben funzionanti nei paesi lungo di esso. Un lavoro certosino, mentre si tiene la guardia alta in attesa di un nuovo blitz.

Chi transita sul Raccordo intanto è in allarme, anche grazie alla segnalazione del medico che è riuscito a scappare con la fidanzata. E’ stata lei, che aveva letto del precedente assalto in territorio umbro a due medici, a dire al compagno di stare attento quando la macchina aveva iniziato a seguirli facendo loro segno con la paletta di fermarsi. "All’uscita di Bettolle ho rivisto l’Audi che aveva fermato altre due vetture, ho rallentato e mi sono messo a suonare il clacson per farli desistere. In effetti, poco dopo ho visto che l’Audi imboccava l’uscita di Sinalunga", il racconto del dottore che viene ritenuto prezioso dagli investigatori. Un punto di partenza importante per la caccia ai banditi: si studiano le loro mosse, le modalità dei colpi e anche la tipologia di vittime. Tutte piuttosto facoltose.

La.Valde.