File ai musei e ristoranti: l’assalto dei turisti "Basta mordi e fuggi, lavoriamo per tenerli qui"

La città è stata invasa dai visitatori come non accadeva da tempo. L’assessore Tirelli: "Per crescere serve però un cambio nell’offerta"

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Il colpo d’occhio è roba che non si vedeva da tempo, almeno dal 2019: il serpentone di visitatori in coda per accedere alla Torre del Mangia. La fila di almeno una quarantina di persone sul cotto del Campo non è passata inosservata. È stata il gioiello da incastonare in una giornata d’oro: città strapiena di visitatori, quasi impossibile trovare un posto libero al ristorante dalle 13 alle 14.30. Uno scorcio che lascia ben sperare per le casse dei commercianti. Il pienone era già stato annusato nei giorni scorsi dall’assessore al Turismo, Alberto Tirelli, che già venerdì ha iniziato a fregarsi le mani. "Ho provato a prenotare io stesso un albergo all’ultimo momento. Il primo disponibile che ho trovato è stato a più di venti chilometri da Siena". In una parola: Ognissanti ha fatto registrare il sold out in città. Una buona notizia dopo quella arrivata dal Comune sulle oltre 500mila presenze registrate in città da gennaio a settembre 2021.

Ma ora come continuare a cavalcare l’onda? "Questi dati – commenta Tirelli – sono frutto di investimenti fatti nei mesi e non sono casuali. Adesso stiamo cercando di lavorare sulla permanenza". In una parola: tenere incollati i visitatori almeno più di una notte evitando le visite mordi e fuggi, facendo diventare Siena la base per altre destinazioni. "Dai dati emerge già questo cambiamento. Le persone sono orientate a una maggiore salubrità e sicurezza e preferiscono non cambiare destinazione tutti i giorni. Cercano una ’base’ dalla quale visitare altre mete". Quella base dovrà diventare Siena, ma per Tirelli serve prima di tutto un cambiamento nella consapevolezza. "La città è stata abituata negli anni precedenti a vivere di rendita. Per lavorare sulla maggiore permanenza dei turisti dobbiamo adeguare le strutture alberghiere: servono servizi per invogliarli a restare. Penso a piscine o a spa". E qui l’assessore scocca una frecciatina.

"Per questo mi ‘arrabbiai’ con la Soprintendenza sull’investimento sfumato a Palazzo Sozzini Malavolti (quello di un gruppo imprenditoriale che nei mesi scorsi voleva realizzare un hotel di lusso in Pantaneto ndr). Servono invece sinergie con la Soprintendenza". Ma le maggiori presenze per il Comune significheranno anche, oltre che indotto, anche un discreto gettito di denaro. L’obiettivo del Comune è tornare almeno sulla soglia dei 2 milioni di euro del pre-pandemia. "Dovrà essere rinvestita in servizi all’accoglienza turistica: più bagni, panchine per sedersi. Come quelle che mancano è ’costringono’ i turisti a sedersi in piazza del Campo per mangiare". L’obiettivo del Comune ora è accendere sempre più luce in quella zona di ombra nemica di Siena: il perido da novembre a fine febbraio. Quella con meno visitatori ed eventi.

"In questi giorni abbiamo tantissimi visitatori in città anche grazie ad iniziative come il Siena International Photo Awards e il Trekking Urbano. Il prossimo evento sarà il Wim, il Wedding Industry Meeting che si terrà in città il 22 e il 23 novembre invece che a Firenze". In pratica il salone internazionale dell’industria dei matrimoni, ’scippato’ a Firenze. È proprio dai convegni che Tirelli vuole partire per creare attrazione. A un patto: chiedere quel cambiamento di pelle e mente a parte del settore. "Per tenere ’incollati’ i turisti più di una notte dobbiamo studiare maggiormente cosa vogliono. Un esempio? L’accoglienza del bike-tpurism: chi lo pratica ha esigenze particolari come colazioni a determinate ore, luoghi per tenere la bici. Serve maggiore attenzione".