
"Obiettivo ‘Preference to Leave’ in Gsk non raggiunto nemmeno a fine giugno. Sono 210 le uscite a ora concordate:...
"Obiettivo ‘Preference to Leave’ in Gsk non raggiunto nemmeno a fine giugno. Sono 210 le uscite a ora concordate: rispetto all’obiettivo ne mancano ancora 60". Così la Filctem Cgil, che sottolinea: "Sono stati forniti alla Rsu i dati aggiornati sul programma di uscite incentivate ‘Preference to Leave’, iniziato da Gsk lo scorso dicembre. L’obiettivo delle 270 uscite non è stato raggiunto, nonostante la proroga dal 30 marzo al 30 giugno. Come rappresentanza Filctem Cgil aziendale e territoriale non siamo sorpresi da quanto appreso, perché quello che si sta ‘muovendo’ dentro a Gsk da qualche settimana faceva presagire questo dato".
E ancora: "Da alcuni giorni registriamo le segnalazioni e le preoccupazioni di lavoratori sottoposti a pressioni e minacce volte a indurre al demansionamento e alla creazione di nuovi gruppi di lavoro, talvolta senza formazione e coperture sanitarie adeguate – e’ l’allarme –. Altri segnali ci giungono da lavoratori spostati da un reparto all’altro senza alcun criterio oggettivo, solo sulla base di decisioni arbitrarie. Queste pressioni ci risultano particolarmente allarmanti per i genitori e soprattutto per le lavoratrici madri, che si trovano a dover affrontare proposte di cambiamenti radicali e repentini nell’organizzazione della propria vita quotidiana. Questo appare come una strategia indiretta per spingere a accettare le uscite volontarie".
E infine: "Abbiamo chiesto incontri per la riorganizzazione dei lavoratori di alcune aree produttive come ad esempio quella del reparto primario (edificio 40), richiesto una soluzione per i turni massacranti della portineria avanzando anche proposte di facile attuazione, proposto un incontro intercategoriale (Filctem-Nidil-Filcams) per le riduzioni dei servizi mensa, bar e pulizie: l’azienda non risponde".