Evade otto volte in un mese E porta familiare in ospedale

Una sorta di ’mago’ dell’evasione. Non quella da film, però, con le sbarre tagliate e il lenzuolo usato per calarsi giù dalla cella, verso la libertà. L’uomo, un 62enne che abita nel comune di Montepulciano, in carcere non era finito. Ma non ha rispettato le regole che gli erano state imposte dal giudice mentre si trovava agli arresti domiciliari nella sua abitazione.

L’inchiesta che lo riguarda – un fascicolo nel quale sono confluite tutte le segnalazioni dei carabinieri della compagnia poliziana – adesso è chiusa. Ed è stato emesso il decreto di citazione diretta a giudizio davanti al tribunale per le otto evasioni, avvenute senza un motivo valido, che avrebbe compiuto fra il 25 giugno e il 23 luglio 2021. Dunque nell’arco di neppure un mese. Ci sarà dunque il processo, a difenderlo è l’avvocato Vincenzo Bonomei.

Una storia singolare, con le forze dell’ordine che hanno fatto il viottolo alla sua residenza. L’uomo in realtà aveva la possibilità di uscire di casa ogni giorno dalle 12 alle 13.30 ed un’ora e mezzo anche la sera. Così era stato stabilito prima dal gip Jacopo Rocchi e poi dalla sua collega Ilaria Cornetti. Stando agli episodi condensati nel fascicolo, invece, non avrebbe tenuto conto degli orari. Per cui magari a volte si allontanava senza un valido motivo, altre non rientrava quando doveva. In un paio di circostanze sarebbe stato trovato tranquillamente al bar. In un’occasione, invece, si sarebbe recato addirittura ad accompagnare un familiare all’ospedale di Nottola. E siccome non lo facevano entrare avrebbe indossato la divisa di un’associazione di volontariato. Mettendosi poi, così era stato segnalato, fuori dal triage a distribuire pane e affettati alle persone. Poco dopo tale episodio sarebbe salito su una sorta di traliccio per protestare contro le onde emesse. Arrivarono anche i pompieri.

La.Valde.