"Estendere i ristori a tutte le attività": scatta la petizione on line

Iniziativa di Confcommercio e Confesercenti: "A rischio le aziende in zona rossa"

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Una petizione per far capire ai parlamentari eletti in Toscana e alle forze politiche in Parlamento "la rabbia e la frustrazione di chi ha sempre vissuto del proprio lavoro e che non è disposto a chiudere la propria attività per le limitazioni governative". E’ il senso dell’iniziativa promossa da Confesercenti e Confcommercio Siena, che chiedono "un ristoro esteso alle attività, la cassa integrazione dei dipendenti per tutto il 2021, il credito d’imposta sugli affitti, la detassazione o rottamazione delle rimanenze di magazzino, un’effettiva web tax".

Tramite i siti internet delle due associazioni, è possibile lasciare la firma in appoggio a queste richieste, soprattutto alla luce del repentino passaggio della Toscana da zona gialla a zona rossa. "Siamo in una fase di grande incertezza – sottolinea il direttore di Confcommercio Daniele Pracchia –: in questi mesi abbiamo gestito 1.500 pratiche. Ora chiediamo i ristori per tutte le aziende, non solo per i codici Ateco, che vanno allargati a ogni settore visto che siamo in zona rossa". E sul decreto per i centri storici in 29 capoluoghi di provincia, "Siena non è in condizioni diverse da San Gimignano o Montepulciano – evidenzia Pracchia –: chiediamo di allargare questi aiuti a tutti i comuni alle prese con la crisi del turismo".

Confcommercio evidenzia poi problemi nella gestione delle domande per i contributi alla filiera agroalimentare: "Le procedure sono seguite da Poste Italiane, serve lo Spid che nessuno ha. Chi invece ne è in possesso, accede a una fila virtuale, quindi non può staccarsi dal computer per non perdere il turno. L’alternativa è la pratica cartacea con stampa a colori e la possibilità di allegare le copie delle fatture, ma gli spazi disponibili sono solo nove... Insomma, la procedura è farraginosa".

Silvia Mariotti, responsabile tributario e fiscale di Confesercenti, non ha dubbi: "A creare disagio è il continuo sospendere o rinviare gli adempimenti, perché questo crea confusione. In provincia abbiamo 1.800 soci e ogni volta bisogna capire a chi spetta che cosa. Il motivo è anche il repentino passaggio da zona gialla a zona rossa. Servirebbero agevolazioni uguali per tutti". E sul decreto per gli aiuti ai centri storici dei comuni capoluogo: "Il testo parla di attività situate in ’zona A o equipollente’, ma nel comune di Siena a livello urbanistico non esiste questa classificazione. Da mesi cerchiamo di avere una risposta ufficiale e la presentazione delle domande inizia da oggi...". La Mariotti conclude: "Attendiamo a breve delle delucidazioni, ma tutto ciò è esemplificativo del fatto che, nonostante i decreti sembrino chiari, in realtà nulla è automatico".

Cristina Belvedere