"Esselunga, permesso a costruire Ha vinto al Tar e Consiglio di Stato"

L’assessore all’urbanistica Michelotti: "La destinazione a commerciale prevista nel vecchio Regolamento. Le associazioni lo sanno bene, lo hanno chiesto alla Regione. Il protezionismo porta all’immobilismo"

Migration

A margine delle polemiche su ViviFortezza, i vertici di Confcommercio e Confesercenti avevano aggiunto alla lista dei confronti con il Comune, anche la vicenda Esselunga. Paventando un possibile ricorso per la mancanza di un passaggio in consiglio comunale sul cambio di destinazione d’uso dell’area, in modo da prevedere la realizzazione di un supermercato. L’inciso ha innescato la reazione dell’assessore all’urbanistica Francesco Michelotti. "Su Esselunga occorre fare una precisa premessa di natura tecnica, visto che è stato detto frettolosamente che la previsione dell’area sarebbe cancellata. Ma siccome l’amministrazione di una città non si fa per slogan , occorre riavvolgere il nastro della vicenda di quel terreno. Nel vecchio regolamento urbanistico (dal 2011 quindi) nell’area era già presente una previsione commerciale e una multisala cinematografica".

Questo il prologo delle novità. "L’amministrazione in prima battuta, nella fase di adozione del Piano operativo - aggiunge Michelotti -, ha confermato la previsione commerciale, togliendo la previsione della multisala. Poi però la società privata proprietaria del terreno, dopo aver ottenuto ragione sia al Tar sia al Consiglio di Stato, ha chiesto il rilascio del permesso di costruire, senza attendere la fine dell’iter del nuovo piano. La sentenza amministrativa sanciva che la previsione urbanistica da seguire era quella del vecchio regolamento urbanistico, a cui si deve far riferimento".

"Pertanto quando siamo arrivati alla fase finale del piano operativo, la Regione - rivela l’assessore all’urbanistica - non ha voluto esaminare gli interventi che erano già in corso o per i quali il permesso di costruire era già stato rilasciato. Esiste una norma nel piano operativo che rimanda al vecchio regolamento urbanistico per tutti gli interventi già in corso. Non è quindi vero che la previsione non esiste, come sostengono le associazioni di categoria dei commercianti; ma c’è un richiamo esplicito al vecchio Regolamento urbanistico, oltre a due sentenze amministrative che confermano l’insediamento commerciale. Dovrebbero sapere bene tutto questo, visto che a suo tempo hanno chiesto alla Regione l’espunzione di tutte le nuove previsioni commerciali del piano".

Qui termina la replica dura, per lasciare spazio a parole un po’ più concilianti, ma con una coda velenosa. "Noi ci siamo posti sempre in modo equidistante verso tutti gli operatori economici - afferma l’assessore Michelotti - e se oggi Siena riesce ad essere attrattiva verso investitori e nuovi operatori come Esselunga, penso sia una vittoria della città. Così come lo è la realizzazione, a breve, del nuovo polo di Amazon a Isola d’arbia, con la riqualificazione di un fabbricato industriale che porterà nuova occupazione. Il mercato e la libera concorrenza sono valori a cui non possiamo più rinunciare. Gli atteggiamenti di stampo protezionistico portano all’immobilismo e non fanno crescere il territorio".

Il progetto di Esselunga, già approvato visto che la catena della grande distribuzione ha il permesso a costruire, prevede tra l’altro due sale cinematografiche da un centinaio di posti ognuna al piano superiore. Mentre il supermercato avrà una superficie di 1.500 metri quadrati. Gli sbancamenti nell’area sono iniziati, ma potrebbero esserci reazioni anche da parte delle altre catene: Carrefour ha un terreno a Cerchiaia, vicino a quello di Esselunga, Conad ha progetti importanti di costruzione a Fontebecci e di ristrutturazione nell’ex garage Busi. Per ora, a fare l’accesso agli atti, hanno pensato Confcommercio e Confesercenti.

P.D.B.