Esondazione, garage allagato "Il Comune ora risarcisca"

L’ha ordinato il giudice chiamato a pronunciarsi sul caso di via degli Agostoli. Provati i danni e il nesso causale con la tracimazione delle acque del fosso

Maltempo. Bombe d’acqua. Tombini che saltano e fossi che esondano allagando case e negozi. Un copione che va in scena sempre più spesso, a causa dei mutamenti climatici ampiamente sperimentati anche nella nostra provincia. Ma fenomeni del genere avevano già iniziato a manifestarsi anni fa. Assaggio di quello che è diventato quasi quotidianità. E che dovrebbe indurre le amministrazioni, nazionali e locali, ad attrezzarsi con maggiori interventi di manutenzione sul territorio. L’alternativa è pagare. Com’è accaduto al Comune di Siena che doverà risarcire, così ha deciso il giudice Carla Maglioni, una famiglia che ha subito danni importanti dalla bomba d’acqua che si abbattè su Siena fra il 15 e il 16 settembre 2017. Il problema maggiore in città, come documentò anche La Nazione, si verificò in Strada degli Agostoli. Qui vennero allagate stanze e numerosi garage con le famiglie che videro arrivare un "fiume di fango che correva a velocità impressionante", dissero. A rivolgersi al tribunale civile attraverso l’avvocato Stefano Marini una di esse che aveva visto arrivare l’acqua all’altezza di oltre mezzo metro. Si era raccolta nel piazzale del condomio che era davanti all’ingresso del garage rovinando scooter, macchina e altri oggetti all’interno, l’impianto elettrico. Si puntava il dito contro il malfunzionamento dei tombini comunali inadeguati e ostruiti sostenendo la responsabilità di palazzo pubblico, chiedendo un risarcimento di oltre 10mila euro. Tutta colpa della particolare posizione del garage, replicava l’amministrazione, in quanto il piazzale faceva effetto vasca ed era dotato di griglie per la regimazione delle acque pluviali non adeguate. Niente da risarcire e, se proprio avesse dovuto, si chiamava in causa l’assicurazione. Ebbene, il giudice alla luce delle testimonianze e degli atti portati alla sua attenzione, ha deciso che il Comune dovrà pagare. Non solo oltre 7mila euro (3mila erano state già liquidate dall’assicurazione del condominio) ma anche le spese legali per 3.786 euro sia della famiglia ed altrettante dell’assicurazione chiamata in causa. Non solo l’allagamento si è verificato ma c’è un nesso causale tra l’evento lesivo e l’esondazione del fosso comunale avvenuta a seguito delle abbondanti piogge cadute quella notte. La grande quantità di acqua ha infatti tracimato gli argini del fosso, attraversato il terreno in pendenza posto tra questo e il piazzale dell’immobile, scavalcando il muretto ed allagando i garage sul retro del fabbricato di Strada degli Agostoli. Non c’entra dunque la forma a vasca del piazzale. Né si può pretendere dai privati che predispongano una rete fognaria atta alla raccolta delle acque provenienti da fossi e strade pubbliche la cui regimazione è di competenza dell’amministrazione.

Laura Valdesi