Montalcino, in 1500 all’Eroica

Sabato le storie del sudore in bici. Domenica si va su cinque percorsi

L’edizione 2017 dell’Eroica a Montalcino

L’edizione 2017 dell’Eroica a Montalcino

Montalcino, 26 maggio 2018 - Gli amanti del ciclismo eroico sono a Montalcino, per la seconda edizione di «Eroica Montalcino» che vede al via ciclisti da ventisei diversi Paesi, di quattro continenti. Le iscrizioni hanno superato quota 1.500. Già dopo la prima edizione, dunque, Montalcino suscita un fascino irresistibile per gli eroici a pedali. Riferendosi proprio al forte successo di Eroica Montalcino, Giancarlo Brocci, ideatore dell’Eroica, spiega: «Mi dicono persino sia più bella di Gaiole, che sia più dura. Magari perché Eroica Montalcino è più piccola, più raccolta, più piena di strada bianca. E Montalcino è quel posto che è, quel nome che è, racconta la storia che sa e che ha. O forse semplicemente perché dopo quasi otto mesi c’è tanta gente cui Eroica manca, che scalpita dal lunedì post Gaiole, che ha voglia di ritrovarsi in famiglia. Stiano tutti tranquilli: qui nessuno è geloso e Eroica manca anche a noi. In più Montalcino è un luogo bellissimo dove ritrovarsi».

Oggi, con la direzione artistica di Andrea Satta, voce dei Tetes de Bois e la collaborazione del giornalista Marco Pastonesi, si intrecceranno storie, canzoni, voci, circo e giochi che racconteranno, in vario modo, la bicicletta e le sue suggestioni. Nelle due postazioni a Montalcino si alterneranno fino a sera autori, artisti, testimonial e giornalisti di grande richiamo. Si potrà assistere anche alla penultima tappa del Giro d’Italia e dedicarsi ad un acquisto, qua e là, nel ‘Mercatino eroico’.

Domani, invece, si pedalerà su cinque diversi percorsi, da 171 chilometri per i più allenati ai 27 chilometri del percorso per le famiglie, con difficoltà diverse in modo che tutti, ma proprio tutti, possano provare quella «bellezza della fatica e il gusto dell’impresa» che hanno reso celebre ed amata L’Eroica in tutto il mondo. Tutto in stile Eroica, cioè pedalando su biciclette costruite prima del 1987 e indossando pantaloncini e maglie di lana. Le strade bianche sono già lì a disegnare un panorama toscano con i colori e i profumi più intensi.