E i detenuti diventano chef alla mensa Caritas

In 70 del carcere di Santo Spirito hanno partecipato all’iniziativa. Il cardinale Lojudice: "Nessuno è una marginalità da tenere lontano"

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Un vero team di cucina composto da 70 detenuti del carcere di Santo Spirito che hanno preparato un menù a base di pollo, riso e una minestra. Il tutto è stato servito ieri alla mensa della Caritas di via dei Servi. L’iniziativa che si chiama ’Adozione a pietanza’ è stata voluta dall’arcivescovo Augusto Paolo Lojudice e da Marco Santoro, comandante della Penitenziaria del carcere, grazie alla regia del cappellano dell’istituto di pena, Carmelo Lo Cicero.

A servirla sono stati anche tre detenuti che hanno ottenuto l’autorizzazione a uscire per l’occasione. Tra loro anche un detenuto ucraino che ha preparato un piatto tradizionale pakistano, per i tanti cittadini del Paese asiatico presenti ieri alla mensa di Suor Nevia. "Per me – ha detto – è un giorno molto importante che mi permette di portare felicità agli altri. Nella vita ho fatto cose sbagliate, ma ora è il momento di rimediare in ogni modo. Non voglio stare fermo, voglio agire. Un augurio per il 2023? Che finisca la guerra in Ucraina e che ogni persona che nella sua vita ha sbagliato, tenti in ogni modo di rimediare: aiutare è importante".

I pasti sono stati serviti alla presenza dell’arcivescovo Lojudice che ha poi servito ai tavoli e mangiato insieme ai detenuti e ai cittadini che si sono rivolti alla mensa dei poveri e a Suor Nevia che si occupa della struttura di via dei Servi. "Possiamo fare in modo che quelle che posso sembrare marginalità o persone da tenere lontano, dicendo ’questi rinchiudeteli’, come altri, diventano una risorsa insieme alle altre. Insieme ad altri volontari diventano un parte di un meccanismo". "Un’idea nata a Natale – spiega don Carmelo Lo Cicero, cappellano di Santo Spirito – insieme al cardinale e al dottor Santoro proprio durante un pranzo preparato dai detenuti. Sono stati proprio loro – aggiunge – a chiedere di potere cucinare per gli ospiti della mensa della Caritas il primo dell’anno come segno di speranza e di condivisione con molte persone che sono in difficoltà. Il menù è stato scelto anche per rispettare le abitudini dei tanti pakistani che mangiano alla mensa di suor Nevia".

"Un ringraziamento speciale al magistrato di sorveglianza, Maria Pia Savino – conclude don Lo Cicero – per avere permesso ai detenuti di uscire dal carcere per questa iniziativa veramente meritoria, alla dottoressa Maria Josè Massafra, educatrice del carcere e alla direttrice Santina Savoca. Un momento unico che vedrà il sottoscritto insieme al cardinale servire ai tavoli".