di Orlando Pacchiani
Come sindaco sta gestendo la splendida opportunità dei ritrovamenti archeologici al Bagno Grande e del futuro museo a San Casciano dei Bagni, come presidente dell’Unione dei comuni della Valdichiana senese rappresenta un territorio dall’identità sempre più marcata e in corsa per il titolo di capitale italiana della cultura 2026. È anche in questa doppia chiave di lettura che Agnese Carletti affronta la questione dei collegamenti ferroviari, senza dimenticare i punti deboli di questa fetta della provincia: "Questo territorio ha bisogno di maggiori collegamenti, è proprio dove c’è minore popolazione che bisogna incrementare i servizi".
Da dove partire, sindaco?
"Nel piano strutturale intercomunale abbiamo chiaramente indicato che la priorità è potenziare la stazione di Chiusi-Chianciano Terme, con più Intercity, una struttura ammodernata, il ripristino dell’Alta velocità".
Però avete preso posizione anche su Medioetruria.
"Crediamo che Montallese possa essere la soluzione migliore".
Non è in contrasto con la richiesta di potenziare Chiusi?
"No, rilanciare Chiusi è l’ipotesi prioritaria, ma non possiamo stare fuori da una partita come Medioetruria. Se si deciderà di farla, è la soluzione ideale".
Eppure a Chiusi il locale comitato non la pensa così.
"Tutti i timori sono legittimi, ma crediamo che le due cose non siano in contrasto: ora parliamo del potenziamento di Chiusi, la decisione su Medioetruria segue altri percorsi. Consapevoli però che se dovesse essere scelta Rigutino, per noi sarebbe non solo inutile ma potenzialmente dannosa".
Quanto peserà la rinnovata attrattività della Valdichiana?
"Tutti i dati turistici sono in crescita, stiamo investendo tantissimo in questo settore. E a San Casciano il ministero ha investito per realizzare un museo, le persone dovranno pur arrivare da queste parti".
Pensa a un’idea tipo Alta velocità per Pompei?
"Ho scritto al ministro Sangiuliano, ricordando che se per Pompei era stato introdotto un treno, qui erano state tolte due coppie di treni dell’Alta velocità. Stiamo scommettendo sul nostro sviluppo, ma non possiamo farlo da soli, abbiamo bisogno di servizi e infrastrutture".
Vi aspettate un sostegno dal resto della provincia?
"Tutta Siena deve giocare questa partita, ma contiamo che lo facciano anche i territori umbri confinanti. Stiamo costruendo un importante tessuto di condivisione, la sfida è decisiva".