Due Mari, una fornace sui lavori del raddoppio

Una scoperta archeologica nella zona di Murlo potrebbe generare ritardi nell’iter del lotto 9. Lo stato degli altri cantieri

I resti della fornace romana scoperti nella zona di Murlo

I resti della fornace romana scoperti nella zona di Murlo

 

Siena, 26 settembre 2022 - Il ritrovamento di una fornace romana nella zona di Murlo apre un nuovo capitolo nella travagliata storia del raddoppio della Due Mari. Se è vero che ogni scoperta archeologica riporta alla luce un tesoro di conoscenze, è vero anche che il rischio di creare ulteriori problemi ai lavori, su un’infrastruttura che di ostacoli ne ha già dovuti superare parecchi, è concreto. Al momento è presto per dire se e quanto la scoperta influirà sulle operazioni, perché ancora si sta scavando per riportare alla luce la struttura, risalente probabilmente tra il primo secolo prima di Cristo e il primo dopo Cristo. Seguiranno tutti gli studi e gli approfondimenti per ricostruire la storia di questo piccolo sito, in cui veniva cucinata la terracotta, ma nel frattempo i lavori di disboscamento e preparazione in corso nel tratto del nono lotto non sembrano doversi fermare. 

In attesa infatti che siano completati gli ultimi passaggi formali per l’affidamento dei lavori nel lotto 9, lungo la Due Mari sono in corso le operazioni propedeutiche sul territorio, ovvero quelle manovre previste ogni volta prima della partenza dei lavori veri e propri, dal rilevamento di eventuali ordigni bellici al disboscamento che permetterà al cantiere di mettersi al lavoro. In quella zona dovrebbe essere previsto lo svincolo che porterà a Fontazzi. Ma è ancora presto per dire se la scoperta archeologica porterà con sé la necessità di modificare il tracciato. 

Nel frattempo, proseguono i lavori anche negli altri due punti delicati del tratto tra Siena e Grosseto. Ovvero, il lotto 4, quello di Civitella Marittima, dove proseguono le operazioni in un tratto di strada lungo meno di tre chilometri ma quasi interamente realizzato su viadotti. Un aspetto, questo, che ha reso la progettazione complicata facendo lievitare il costo di ogni metro di strada da raddoppiare. E poi c’è la questione della galleria di Casal di Pari, i cui lavori sono già stati affidati. Anche in questo caso sono ancora in corso le operazioni propedeutiche che dovranno consentire il ripristino della vecchia galleria, per poter finalmente deviarci il traffico in direzione Siena che al momento è ancora deviato sulla nuova galleria, in cui si viaggia su un’unica corsia per entrambe le direzioni. Se non ci saranno altri intoppi, la galleria sarà pronta nella primavera del 2024.