Due Mari, nuova Cassia e treni ibridi La lista dei sogni di Ferrovie e Anas

Il gruppo Fs presenta il piano industriale dei prossimi dieci anni. Per la Toscana oltre 10 miliardi di euro. Le opere previste per la provincia sono i lotti della Grosseto-Fano e la bretella Monsindoli-Monteroni

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Sembrava una parola scomparsa dal gergo della mobilità ferroviaria, dopo l’avvento dell’Alta velocità. Ora invece, grazie alla tecnologia ibrida (diesel e batterie per le tratte non elettrificate, collegamento con pantografo alle linee laddove presenti), l’Intercity torna una prospettiva concreta per i collegamenti Siena-Roma. È uno dei progetti contenuti nel nuovo piano industriale decennale del Gruppo Ferrovie dello Stato che comprende anche Anas, presentato ieri a Roma e che prevede 190 miliardi di euro di investimenti tra il 2022 e il 2031.

Nell’investimento da 1,3 miliardi di euro per la Toscana, sono previsti "85 nuovi treni regionali, il potenziamento dell’offerta ferroviaria con nuove fermate per Firenze e un nuovo collegamento Intercity Roma-Siena con materiale ibrido". L’altro aspetto importante è il potenziamento della linea Siena-Empoli: il finanziamento per il raddoppio della Empoli-Granaiolo è già sbloccato, i 267 milioni di euro serviranno anche per l’elettrificazione e la realizzazione di tredici passaggi a livello. Anche se la vera svolta per il collegamento con Firenze potrà esserci solo con il raddoppio completo della linea fino a Siena, altrimenti anche l’elettrificazione si scontrerà con la mancanza di punti di scambio per consentire il transito nelle due direzioni.

Nessun accenno a una partita potenzialmente rivoluzionaria per il trasporto ferroviario del centro Italia: l’ipotesi della stazione dell’Alta velocità Medio Etruria, che oscilla tra le ipotesi Montallese, Arezzo e Farneta, soluzione che sarebbe gradita anche all’Umbria. Nel Piano presentato dalla presidente, Nicoletta Giadrossi, e dall’amministratore delegato, Luigi Ferraris, confermati anche due attesi interventi sul fronte dei collegamenti stradali. Nella nota ufficiale si cita il completamento della Siena-Grosseto, vale a dire il tratto della Due Mari che, come ogni anno con l’arrivo della bella stagione, sta già facendo registrare code e disagi enormi nei punti di restringimento della carreggiata da quattro a due corsie. Oltre a questo tratto del raccordo, è in realtà partito l’iter anche per la progettazione del raddoppio del cosiddetto "lotto zero", il collegamento cioè tra Siena-Grosseto e Siena-Bettolle. Ma intanto completare il versante in direzione mare sarebbe (sarà) già una tappa fondamentale.

Altro intervento rimarcato nel piano industriale è "la Ss2 svincolo Monteroni d’Arbia", il completamento cioè della bretella Monteroni-Monsindoli che sanerebbe non solo una lacuna storica nei collegamenti in particolare tra Cassia e Siena-Grosseto, ma consentirebbe anche di cancellare quell’ecomostro abbandonato nella campagna senese ormai da oltre dieci anni, da quando furono interrotti i lavori. Dopo un dedalo di competenze che ha coinvolto Provincia e Regione, il trasferimento della realizzazione dell’arteria all’Anas sembra finalmente poter essere il viatico per mettere fine alla lunga attesa. Complessivamente, gli investimenti previsti dal Gruppo Fs in Toscana sono di 9 miliardi di euro nel prossimo decennio, suddivisi nei quattro poli: infrastruttura, passeggeri, logistica e urbano. Anche se la fetta largamente maggioritaria è per il "polo infrastrutture ferroviarie e stradali", che da solo assorbirà otto miliardi di euro.

O.P.