Due famiglie in fuga dalla Siria accolte in provincia dalla Caritas

Il cardinale Lojudice e la responsabile Anna Ferretti ieri all’aeroporto di Fiumicino con i volontari. I due nuclei familiari, coppie con due e tre figli, saranno ospitati nelle strutture della provincia

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Due famiglie in fuga dalla Siria sono state accolte in provincia di Siena grazie all’iniziativa della Caritas dell’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino.

L’arcivescovo, cardinale Augusto Paolo Lojudice, e Anna Ferretti, responsabile della Caritas diocesana, erano ieri a Fiumicino insieme ai volontari per accogliere i due nuclei familiari che saranno accolti nel Senese. Si tratta di due coppie di genitori, rispettivamente con tre e due figli: i piccoli presentano patologie definite importanti che ne rendevano impossibile la permanenza nei campi della Bekaa e di Tel Abbas in Libano.

In tutto sono 35 i rifugiati siriani arrivati nel nostro Paese con il corridoio umanitario promosso da Comunità di Sant’Egidio e Federazione delle Chiese evangeliche in Italia, in accordo con i ministeri dell’Interno e degli Esteri.

"Siena si conferma città dell’accoglienza – ha detto il cardinale Lojudice, incontrando le famiglie all’aeroporto di Fiumicino –, lo è sempre stata e ora torna a esserlo in una nuova esperienza. Abbiamo pensato di accogliere queste famiglie per lenire qualche sofferenza. Non sarà mai la soluzione di tutti i problemi, ma sono piccoli segni belli da sostenere, oltre che un impegno e un dovere per la comunità cristiana rispetto alle richieste che il Vangelo ci fa ogni giorno".

Al suo fianco Anna Ferretti, che specifica come "le due famiglie saranno ospitate in due comuni della nostra provincia, non era possibile fare diversamente. L’Azienda ospedaliero-universitaria ci aspetta per alcune visite ai bambini, che hanno problemi di salute importanti. Siamo contenti di proseguire quello che abbiamo iniziato con Mustafa e che continuiamo a fare, ogni volta impariamo qualcosa di nuovo lungo questo percorso".

Proprio all’inizio di quest’anno, il 21 gennaio scorso, la Caritas senese aveva accolto la famiglia di Mustafa El Menzel, il bimbo siriano nato senza arti a causa dei bombardamenti con il gas nervino in Siria, la cui vicenda era stata resa nota al mondo dalla foto di Mehmet Aslan premiata al Siena International Photo Awards.

Una vicenda tristemente emblematica, per i tanti Mustafa vittime della guerra che hanno bisogno di aiuto, insieme alle loro famiglie, per poter pensare ancora a un futuro lontano dagli orrori di conflitti che paiono senza fine.

O.P.