Siena, 15 settembre 2018 - Droga: tre persone sono state arrestate in esecuzione di misure di custodia cautelare - due in carcere e una ai domiciliari - dalla squadra mobile di Siena nell'ambito di un'indagine su un giro di spaccio di cocaina con la Campania.
L'operazione, denominata Family, ha portato anche a due misure dell'obbligo di firma, a perquisizioni e sequestri.
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A Siena la #Squadramobile blocca un traffico di sostanze stupefacenti tra Siena e la Campania. Tre persone arrestate e 2 denunciate. Il giro di droga arrivava anche a fruttare ai criminali 20mila euro al mese 📌leggi l'articolo https://t.co/yAso8NWjgt pic.twitter.com/FnWycP0FKT
— Polizia di Stato (@poliziadistato) 15 settembre 2018
L'attività di spaccio rendeva ventimila euro al mese Nell'operazione "Family" sono coinvolte 27 persone. Capi dell'organizzazione, i componenti di una famiglia di origine casertana, padre e uno dei figli maggiorenni, che da tempo abitano nella zona della Valdarbia senese, poco lontano da Siena. Il gruppo non aveva problemi nel rifornimento di coca che arrivava in forti quantità dalla Colombia.
Capofila del giro di droga E. M., 57 anni, detto Lo Zio, e il figlio E.M., 26 anni, sorpresi nel sonno dagli investigatori della Squadra Mobile senese, che li hanno arrestati al loro domicilio a Monteroni d'Arbia (Siena), e sottoposti alla misura cautelare della custodia in carcere. Arrestato a Siena S. P., 39 anni, loro stretto collaboratore, sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. P.D., albanese 48 anni di Castelfiorentino (Fi), con numerosi precedenti penali a carico, è stato sottoposto alla misura dell'obbligo di dimora e presentazione giornaliera alla polizia giudiziaria.
Nella perquisizione effettuata ieri mattina nella sua abitazione i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato anche denaro contante per circa 2000 euro. L'uomo tra l'altro è risultato, a seguito degli accertamenti, clandestino sul territorio nazionale. Sottoposto all'obbligo di dimora S.N., un kosovaro di 34 anni residente a Monteroni D'Arbia, anche lui alle dirette "dipendenze" della famiglia dello Zio. Le indagini iniziate nel marzo dello scorso anno dal nucleo antidroga della Polizia sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Siena.