"Draghi premier, l’occasione irripetibile"

Guasconi, presidente di Unioncamere Toscana: "Tanti investitori in fuga dalla Gran Bretagna, l’Italia può intercettarli con le riforme"

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di Pino Di Blasio

Massimo Guasconi, presidente della Camera di Commercio Arezzo-Siena e fresco di nomina al vertice di Uniocamere Toscana, è più diplomatico di Campinoti sul Governo Conte, ma ugualmente critico. E spera nell’effetto taumaturgico dell’esecutivo Draghi. "Ci sono tantissime aspettative - è la prima risposta - gran parte dei ministri sono di altissimo livello, soprattutto nei dicasteri chiave. A partire dal Mef, chiamato non solo a riscrivere il Recovery Plan, ma anche a giocare la partita della riforma fiscale".

Le piace l’immagine del governo Draghi come un bus inglese a due piani, dove quelli che guidano sono sotto e gli altri si vedono il panorama?

"Dà l’idea di questo esecutivo, anche se nei bus inglesi i passeggeri più visibili sono quelli al piano di sopra. Nel nostro caso ai tecnici tocca il lavoro duro, ai politici garantire la stabilità".

Quale sarà la cifra identitaria del governo Draghi?

"Quella di un’occasione unica, da cogliere in pieno. Guardiamo a cosa sta accadendo dopo la Brexit, tanti investitori in fuga dalla Gran Bretagna che cercano una nuova patria europea dove puntare i loro soldi. Se l’Italia diventa credibile con le riforme, si scoprirà il Paese più competitivo in Europa per intercettare una grande mole di risorse".

Il suo giudizio sul Conte bis?

"Non è positivo. Non ha affrontato in modo serio il Recovery Plan, ha rinviato le scelte e il tempo non è una variabile secondaria. La gestione della situazione economica nell’emergenza, dalla ristorazione agli impianti sciistici, è stata estemporanea e farraginosa. Prima hanno coinvolto le imprese a investire sulla sicurezza, poi le hanno chiuse. Ma se un ristorante è sicuro per 20 persone a pranzo, perché non dovrebbe esserlo più a cena? A meno di non pensare a un virus nottambulo, non c’è una ragione per questo eccesso di zelo".

Non sono solo i ristoranti il problema..

"Anche sugli outlet chiusi nei week end ci sono perplessità. Che differenza c’è tra gli outlet di Barberino e Valdichiana e una strada dello shopping in città? Capisco chiudere i Gigli, che sono coperti. Gli altri sono spazi aperti. Non mi sono piaciuti nemmeno i ristori a pioggia".

Quindi lei non vorrebbe Conte candidato a Siena?

"Non è una poltrona ambita, può durare al massimo un anno. Non mi scandalizzo per una scelta dall’alto, ma preferirei un deputato del territorio".

Passiamo al nuovo Governo. Cosa chiederà al ministro della Salute Roberto Speranza?

"Di dare seguito alla sua scelta di valorizzare l’eccellenza Tls che è strategica non solo per l’Italia ma per l’Europa. Se gli anticorpi monoclonali partono davvero, grazie a investimenti ragionevoli come quelli previsti, ne guadagnerebbero tutti. Forse sarebbe stato meglio firmare l’intesa prima della crisi".

Cosa di aspetta dal ministro Franco per il dossier Mps?

"Credo che ci siano le condizioni per valutare altre soluzioni, rispetto all’ipotesi Unicredit. L’idea di scorpori parziali, di un Monte dei Paschi banca interregionale, sembra tornata d’attualità. Quando hai una sola strada davanti, una soluzione obbligata, non è mai positivo".

Secondo lei, il ministro ha fretta di risolvere il problema?

"Una decisione la prenderà subito. Non so se sarà quella definitiva, potrebbe essere una soluzione ponte. Qualcosa si muoverà"

Le piace Giorgetti allo Sviluppo Economico?

"E’ il nostro ministero di riferimento. Penso sia una figura equilibrata che voglia guidare il dicastero in modo deciso. Sarà strategico sul Recovery Plan".

Giovannini alle Infrastrutture?

"Dovrà garantire un piano di grandi opere, fissando i tempi. Oltre a strade e ferrovie, che devono essere completate, la sua sfida sarà sulla banda larga e la digitalizzazione".

Quanto durerà il Governo?

"Auguro a tutti noi che duri fino alla fine della legislatura. Se Draghi vuole fare il Presidente della Repubblica, si può convincere Mattarella a restare per un anno. Il governo non è nato per scegliere il nuovo Capo dello Stato, ma per salvare il Paese".