Dieci contrade al canape La prima volta nel 1722

Tre secoli fa, il 1° maggio, il Palio Straordinario voluto da Violante di Baviera. L’anno dopo la pubblicazione del Bando, le partecipanti furono tutte estratte

Oltrepassata la prima linea che ha segnato l’era primitiva del Palio con quella che progressivamente è arrivata ai giorni odierni, il 1722 può ritenersi l’anno della svolta definitiva sotto qualsiasi angolazione storica. Gli eventi che caratterizzano i due Palii dell’annata offrono elementi veramente suggestivi a tal punto da considerare proprio nel 1722 l’inizio del Palio con dieci Contrade al canape.

Come è ormai noto gli eventi del 1720 portarono all’emissione del Bando del 1721, il primo Regolamento cartaceo che raggruppava quelli trasmessi già in forma scritta, ma anche consuetudinaria. Nel 1721 non esiste documentazione coeva che stabilisca con certezza l’effettuazione del Palio, mancando, tra l’altro, il fondamentale ordine della Biccherna ai comunelli delle Masse di portare la terra in Piazza per interrare il ’Corso’.

Al riguardo mancano studi approfonditi, ma i dati attualmente in possesso spingono verso la soluzione che, il primo Palio dell’annata 1722, costituisca veramente il primo corso con la fondamentale regola della partecipazione limitata a dieci. Per decisione della Governatrice Violante di Baviera, che voleva ringraziare i tre fratelli tedeschi venuti a trovarla a Siena, il 1° maggio si corse un Palio straordinario, vinto dalla Tartuca.

A dimostrazione di quanto sostenuto, le dieci Contrade partecipanti furono tutte estratte, trattandosi di uno straordinario come avviene oggi. La particolarità dell’estrazione delle dieci contrade va ad intersecarsi, come vedremo, con ciò che avvenne per luglio ad ulteriore conferma che difficilmente nel 1721 si sia corso. Il Regolamento del 1721 prevedeva, come era sempre accaduto e come lo è oggi, che la partecipazione delle Contrade risultasse volontaria e a quel Palio voluto da Violante non aderirono Civetta, Giraffa e Leocorno.

A luglio, nel Palio ordinario, il meccanismo dell’estrazione, stabilito dal Bando 1721, impose che a correre d’obbligo fossero le Contrade escluse a maggio (Torre, Bruco e Pantera), per cui vennero estratte sette Contrade sulle nove aderenti. Il Palio venne vinto dalla Chiocciola, ma le curiosità regolamentari non terminano qui. Il Bando del 1721 prevedeva che, per entrare in Piazza, le Contrade si dovessero presentare al minimo con 24 ’soldati’.

Al momento della ’conta’ alla Bocca del Casato l’Aquila non rispondeva alle disposizioni normative e verrà immediatamente squalificata dalla corsa. Sarà la prima, ma non l’unica, Contrada della storia esclusa dal partecipare al Palio cui avrebbe avuto diritto di correre.

Sergio Profeti