’Di segni e di sogni’. Marini e le lettere liberate

Da domani la mostr al Santa Maria della Scala con un alfabeto che alimenta la fantasia

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La ‘Type Art’ di Lorenzo Marini arriva a Siena, al Santa Maria della Scala, con la mostra ‘Di segni e di sogni’, che sarà visitabile tutti i giorni, dalle 10 alle 19, da martedì (20 luglio) fino al 20 ottobre.

Un’esposizione itinerante, che arriverà fino a Piazza del Campo, tutta dedicata alle ‘lettere liberate’, caratteri di scrittura non incardinati in parole, non più costretti a produrre altro significato che non sia semplicemente la bellezza della forma. L’installazione di acciaio specchiato ‘MirrorType’ nella Cappella del Manto, il monolite che si accende e si spegne nella sala Sant’Ansano, la tastiera portata a una dimensione cento volte maggiore, la pioggia di seimila lettere sospese tra le volte della sala San Galgano.

E dunque un grande e innovativo percorso immersivo, accompagnato dalle musiche originali di Mariella Nava, che si conclude con le trentacinque lettere ‘liberate’ in Piazza del Campo, un’installazione artistica che si completa attraverso il pubblico, che percorrendola diventa parte attiva della composizione, tracciando sequenze di ’lettere liberate’.

"Siena è una città unica al mondo e una cornice culturale dove l’importanza della tradizione viene celebrata per contrasto da un linguaggio così innovativo e sperimentale. Per me le lettere sono nate libere e come gli uomini sono creature sociali ma anche individuali. Non sono necessarie solo per leggere o per scrivere, ma anche per alimentare la fantasia". Marini vive tra Milano, Los Angeles e New York. Architetto, trent’anni nel mondo della pubblicità, nel 2016 arriva per lui l’intuizione che lo porta l’anno successivo al ‘Manifesto per la liberazione delle lettere’, che attraverso le sue opere pittoriche ne fa il caposcuola di un nuovo linguaggio artistico.. Riccardo Bruni