Anche dal carcere di Ranza si è alzata la voce contro la violenza sulle donne. Quella dei detenuti con un "evento autoprodotto". E’ stato infatti messo in scena uno spettacolo nella sala teatro di Ranza nella giornata in cui si è ricordato appunto l’attualissimo tema della violenza di genere. Sono state fra l’altro ricordate le donne della storia nominate per il loro valore positivo da Rosa Parks a Nilde Iotti. Ma anche le molteplici vittime fra cui la giovane Giulia Cecchettin. L’omaggio dei detenuti alle donne, alla parità di genere, è stato ribadito dal palcoscenico del carcere con un linguaggio che condannava l’amore malato e rapporti fatti di sopraffazione. Il tutto veicolato attraverso canzoni, parole e emozioni.
Ad assistere allo spettacolo le persone detenute, gli operatori penitenziari, ma anche sanitari e scolastici che lavorano nella casa di reclusione insieme alla direttrice di Ranza Mariagrazia Giampiccolo. Che hanno ringraziato per questo lavoro e percepito con chiara forza l’onda emotiva che proveniva dal palco degli attori della casa di reclusione di San Gimignano, apprezzando il lavoro introspettivo e di revisione che con fatica le persone recluse fanno su loro stesse.
Romano Francardelli