"Chiedo scusa alla famiglia, non si uccide"

Delitto della Fornace, parla la giovane che ha accoltellato un 63enne: scontata la pena. "Quella sera resterà per sempre nella mia vita"

I carabinieri sul posto il 4 gennaio 2019 (Di Pietro)

I carabinieri sul posto il 4 gennaio 2019 (Di Pietro)

Siena, 14 settembre 2022 - Un uomo di 63 anni muore accoltellato da un’adolescente, allora minorenne. Ha 16 anni. E’ il 4 gennaio 2019. Viene raggiunto da tredici fendenti. Dividevano la stessa casa, un appartamento nelle ex fornaci di Castelnuovo Scalo: lì viveva la famiglia della ragazzina e anche l’ex operaio della Laterizi Arbia. Da lunedì scorso l’adolescente, ora maggiorenne e difesa dagli avvocati Alessandro Betti e Paolo Ridolfi, è una donna libera. Ha scontato la sua pena.

Come è cambiata la sua vita da quel 4 gennaio 2019 ad oggi?

"Ho fatto un percorso di oltre tre anni. Sono cambiata per i pensieri. Faccio un esempio: prima magari avevo timore di dire alcune cose, come la pensavo, ma anche nell’ambito familiare non c’era troppo dialogo. Adesso riesco ad aprirmi, a dimostrare di più i miei sentimenti. Di questo sono molto contenta e fiera, del eprcorso che ho svolto. In una parola, mi sento più libera".

Quando il giudice lunedì scorso ha dichiarato il ’non luogo a procedere’ e dunque la fine della vicenda giudiziaria qu ale è stato il primo pensiero?

"Un mix di cose che forse non ho neppure lasciato vedere. Direi felicità, ero anche sollevata perché ce l’avevo fatta".

E’ stata dura?

"All’inizio del percorso non credevo di arrivare neppure a metà. Dopo i primi due-tre giorni ho pensato ’quanto è difficile. Non so se riuscirò a resistere’. Invece sono contenta di avercela fatta".

La cosa più complessa da affrontare in comunità?

"La convivenza, in realtà. E anche le regole. In quella dove mi trovavo c’erano adolescenti, più mamme e bambini. A volte le regole dei piccoli valevano per gli adolescenti, non riuscivo a concepirlo. Mi sono lamentata, alla fine adattandomi".

E quella maggiormente complessa, davvero intima.

"Parlare sempre del reato. Ho cambiato due comunità e anche tanti psicologi. Riparlarne ogni volta dall’inizio è stato difficile, doverci lavorare ancora".

Pensa spesso a quella sera di gennaio? Oppure prova a lasciarla lontano dal suo cuore?

"Cercare di non pensarci lo facevo soprattutto all’inizio per non affrontarla. Da quando invece l’ho fatto con gli psicologi ogni tanto ci penso, sicuramente non sempre. Però sì, ci penso. E’ una cosa che rimarrà per sempre nella mia vita. Impossibile non ricordare".

Una cosa che vorrebbe dire alla famiglia dell’uomo che ha ucciso, visto che non ha accettato l’incontro previsto nel percorso di mediazione penale?

"Se li avessi visti non so come avrebbero reagito nei miei confronti, però io avrei chiesto scusa. Scusa perché certo, quello che è successo è ormai successo, lui non è qui per potersi difendere. Però chiedo scusa per il fatto che penso che nessun essere umano può decidere della vita di un altro. Non nego che, secondo me, se fosse ancora in vita una pena se la sarebbe meritata però morire... no... non era sicuramente la mia intenzione".

Non intendeva ucciderlo?

"No, certo che no. In quel momento ho pensato solo a difendermi e a difendere le mie sorelle".

E’ tornata a Castelnuovo Scalo, alla fabbrica?

"No, ieri ho passato tutta la giornata a Siena ma non mi è neppure passato per la testa di andare in quel luogo, non solo perché so che adesso non c’è più niente. Non mi va di far riaffiorare quei ricordi, già li ho abbastanza vivi in mente".

I genitori le sono stati vicino in questo percorso?

"Ci sono stati tanti alti e bassi".

Li raggiungerà in Francia?

"In realtà, uscita dalla comunità il 25 luglio scorso, sono subito partita. Tornando un paio di giorni fa per l’udienza: riprendo il volo per Parigi il 20".

Cosa vede nel suo futuro?

"Ho sempre sognato di fare l’hostess. Mi manca l’ultimo anno del liceo linguistico per cui mi sto iscrivendo a una scuola paritaria in modo da seguire le lezioni on line, dando la maturità il prossimo anno. Nel frattempo vorrei iniziare in Francia una formazione per fare la hostess".