
Siena, 16 settembre 2023 – Si parla tanto di decoro urbano, di una città senza macchie di olio sulle lastre oppure di scritte sui monumenti. Senza turisti che prendono il sole stesi nella Conchiglia oppure che mangiano sui cartoni di pizza seduti all’imbocco dell’Onda.
Anni che si predica in tal senso e si punta il dito contro pratiche che sviliscono la bellezza di Siena. Succede qui, accade in tutte le città d’arte in verità. Ma se decoro deve (giustamente) essere allora che sia a tutto tondo.
Va benissimo tutelare il salotto buono della città, Piazza del Campo, e gli altri scorci-cartolina di Siena. Non può che dare ossigeno al volto di una ’singora’ invecchiata ma che ci mette poco a togliersi le rughe. Bisogna tuttavia volgere lo sguardo anche alle zone più periferiche dove insistono le attività, vedi viale Toselli, o comunque vivono tanti senesi, è il caso dell’Acquacalda.
Ci sono due macchine posteggiate dietro viale Toselli da una vita. Sarebbe meglio dire abbandonate perché, avvicinandosi, si capisce che sono state trasformate in cassonetti della spazzatura da tempo immemorabile.
Dentro sacchi dei rifiuti, materiale ferroso, almeno sembra, oggetti di ogni genere. Chi vive in zona racconta che si trovano lì da una vita ma sembra che non si riesca a rimuoverle perché sottoposte a sequestro.
Sarà vero? Certo è che sono ricettacolo di topi e sporcizia, pare impossibile che non si trovi un modo per togliere da lì furgone e vettura che cadono a pezzi. Diverso il discorso segnalato dai nostri lettori in via Aldobrandino all’Acquacalda, proprio alla stazione ecologica. Con sacchi e rifiuti lasciati fuori dai cassonetti. per giorni. Rabbia e delusione per una situazione stile metropoli che i senesi rifiutano di accettare senza alzare la voce.
La.Valde.