La morte di David Rossi, "Adesso vogliamo la verità"

La vedova e i legali chiedono piena luce sulla morte del responsabile dell'area comunicazione di Banca Monte dei Paschi di Siena: «Pronti a riesumare la salma»

Il luogo dove fu trovato il corpo di David Rossi

Il luogo dove fu trovato il corpo di David Rossi

Siena, 18 novembre 2015 -  «E’ STATO un omicidio, io voglio i nomi degli assassini di mio marito». Dopo la riapertura delle indagini, questo l’appello di Antonella Tognazzi, vedova di David Rossi, l’ex responsabile della comunicazione della Banca Mps morto il 6 marzo 2013.

Ieri alla Camera i deputati del Movimento Cinque Stelle Daniele Pesco e Giulia Sarti, assieme al legale e ai periti nominati dalla famiglia, hanno tenuto una conferenza stampa per chiedere «giustizia e verità» sulla morte del manager senese. L’avvocato Luca Goracci, assieme al consulente Luca Scarselli e al medico legale Aristide Norelli, hanno evidenziato i nuovi elementi che emergono dalle tre diverse perizie (grafologica, medico legale e dinamico fisica sulla caduta). Secondo queste, Rossi sarebbe stato prima colpito alla testa e poi buttato dalla finestra almeno da due persone.

«Non ho mai creduto all’ipotesi del suicidio – ha aggiunto – la riapertura delle indagini è una magra consolazione, ma motivo di soddisfazione per tutte quelle persone che, con me, hanno lavorato in questi tre anni, raccogliendo gli elementi necessari che dovrebbero portare ad una verità diversa da quella detta finora».

Oltre alla calligrafia di Rossi nell’ultimo messaggio alla moglie («autentica ma rilasciata sotto evidente costrizione, fisica o psicofisica», secondo la perizia del prof. Giuseppe Sofia), i dubbi sono sulle lesioni sul corpo del manager, «difficilmente compatibili con una caduta» secondo il medico legale Norelli.

«Se io conducessi le indagini chiederei la riesumazione della salma – ha aggiunto – da cui potrebbero emergere altri elementi interessanti».

Anche il consulente Luca Scarselli si rivolge alla città: «Credo che qualcuno all’interno della banca possa aver sentito qualcosa e gli farei un appello: se quella sera qualcuno ha visto o sentito è il momento di parlare».

Antonella Tognazzi, visibilmente provata da questi anni di ricerca della verità, ha ricordato che Rossi «era preoccupato e sicuramente pressato dalla situazione lavorativa ma non aveva nulla da dire in Procura, ne sono certa».