Morte di David Rossi, "Non era lucido, ecco la causa delle sue paure"

L’audizione dell’imprenditore Antonio Degortes: "Stava vivendo un profondo disagio. I giornali lo fecero temere per il gruppo della birreria"

David Rossi (nel riquadro) e il suo ufficio

David Rossi (nel riquadro) e il suo ufficio

Siena, 24 giugno 2022 - ​«L’ultima volta ho visto David il 1° marzo 2013, lo incontrai casualmente davanti all’Hotel Continental, non era un incontro fissato. Ebbi la sensazione che non mi riconoscesse invece dopo che ho letto (alcune affermazioni agli atti sul presunto ‘gruppo della birreria’ ndr ) mi è venuto il dubbio che non mi avesse voluto riconoscere in quel momento. Non era lucido. Iniziammo a parlare della situazione e mi disse subito: ‘Io penso che mi dovrò cercare un lavoro".

Antonio Degortes
Antonio Degortes

Un David Rossi confuso, molto preoccupato e timoroso di farsi vedere in compagnia di un membro del ’gruppo della birreria’. È il ritratto del manager Mps che, a cinque giorni dalla sua morte, emerge dall’audizione di Antonio Degortes, imprenditore, ex dirigente bancario e figlio del fantino Aceto. L’uomo, 54 anni, ieri è stato sentito su sua richiesta dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di David Rossi.

Durante l’audizione iniziata alle 12.15 e terminata dopo le 15, Degortes ha affrontato tre temi: il suo rapporto con Rossi "nato alla fine degli anni ’90, quando venni espulso da Forza Italia. Dal 2010 abbiamo istituzionalizzato i nostri incontri, ci eravamo presi l’impegno, a parte l’estate e il Palio, di trovarci ogni 15 giorni a pranzo al mio ristorante. David era una sorta di consigliere dell’attività culturale e politica dell’’associazione per Siena".

Sui colloqui con Rossi che avvenivano soprattutto al ristorante di Degortes, il Millevini, più che alla birreria del Campo, chiarisce: "Non parlavamo mai di donne, l’argomento goliardico non c’era. Si parlava di calcio, di Palio e di politica".

Degortes parla anche della sua estraneità ai presunti festini a sfondo sessuale con esponenti di spicco di Siena. "Non ho mai partecipato a festini di droga e sesso: mai. Se ci fossero stati ne sarei stato a conoscenza, ma non c’era quel genere di festini a cui partecipavano politici, imprenditori, personaggi altolocati. Si è creata una follia che ha portato alla distorsione della realtà. E se fossero esistiti, come avrei potuto parteciparvi con dei magistrati che il giorno dopo mi indagavano?".

Sul fatto che il suo nome sia stato associato ai festini replica: "Perché organizzavo feste ed eventi per lavoro e non ho mai avuto un profilo “basso“. Vivo in una piccola città dove l’invidia spesso la fa da padrona e io non ho fatto niente per non attirarla". Poi ha parlato del ’gruppo della birreria’. Un rapporto questo che, per Degortes, sarebbe stata causa dell’inquietudine di Rossi nei giorni precedenti la sua morte. Sulla quale Degortes dice: "Rossi si è suicidato? Le persone vicine a David, esclusa moglie, figlia e fratello, sono tutte convinte di questa ipotesi".

Sul ’gruppo della birreria’ Degortes ha chiarito: "Nasce il 19 aprile 2012 nelle stanze della Procura di Siena. Lo battezzò così il maresciallo che fece la relazione e decise di chiamare il gruppo su cui la Procura ha indagato sulla base di una fonte confidenziale".

Aprendo a carico di Degortes il processo sul ristorante ’Millevini’ che finì con l’assoluzione anche in appello. In quei giorni di febbraio 2013 però Rossi non sa che le due inchieste della Procura, quella su Mps che porterà alla sua perquisizione (seppur da non indagato) e quella relativa a Millevini che sfociò nella richiesta di giudizio immediato di Degortes, sono due cose diverse. E, secondo l’imprenditore, temeva che la sua frequentazione col ’gruppo’ fosse la causa delle attenzioni della Procura.

«Qui - spiega Degortes - ho portato quello che causò la preoccupazione di David. Sono 20 articoli di quotidiani usciti il 13 febbraio 2013.Viene detto che il ’gruppo della birreria’ è il nuovo filone di indagine su Mps. Non era vero, era invece l’indagine su un ristorante. David non poteva sapere che non era vero e si preoccupò molto leggendo i giornali. Questo è il motivo per cui era agitato per il ’gruppo della birreria’. In quel periodo viveva in una situazione di grosso disagio".