«Prima i danni dell’alluvione, ora devo pagare lo smaltimento del materiale»

La protesta di un imprenditore a Sinalunga. Che chiede interventi risolutivi nella zona che si allaga

L'imprenditore Giulio Graziani

L'imprenditore Giulio Graziani

Sinalunga, 3 aprile 2021 - «Oltre al danno la beffa», dice Giulio Graziani, imprenditore nel settore edile che da tempo svolge la sua attività nella zona produttiva di Sinalunga, che più di una volta ha dovuto fare i conti con le alluvioni che mettono a soqquadro l’area dove opera, l’ultima delle quali nel maggio di due anni fa. «Dopo gli ingenti danni subiti, il quarto episodio in ordine temporale nell’ultimo decennio - spiega ancora l’uomo – ora mi devo sobbarcare anche il costo dello smaltimento dei rifiuti causati dagli eventi atmosferici. Oltre al materiale andato completamente perso, quasi 500 quintali di sacchi di malta cementizia, colla e simili, del valore di circa 20mila euro ora mi devo sobbarcare anche il costo dello smaltimento: altri 20mila euro. Ho più volte richiesto al Comune un sostegno economico senza però ottenere adeguate risposte, né vedere all’orizzonte interventi finalizzati ad attenuare il grave problema idraulico della zona. Accentuato dalle ultime edificazioni che sono realizzate ad una quota più alta della mia proprietà che durante gli eventi meteo eccezionali riversano le acque nel piazzale». Da parte del sindaco c’è consapevolezza della morfologia dei luoghi, la zona debole del sistema idraulico delle acque basse di Sinalunga. «Non stiamo sottovalutando il problema e in questi mesi stiamo definendo le procedure per accedere ad appositi finanziamenti per dare il via alle opere di mitigazione idraulica dell’area (Via Piave-Casalpiano-Marzabotto) attraverso la realizzazione di una decina di casse di espansione»,