Da oggi cassonetti utilizzabili solo con la Card "Così si incentiva la raccolta differenziata"

Al via da San Prospero la riorganizzazione delle postazioni. L’assessore Buzzichelli: "L’obiettivo è una tariffa che premia chi rispetta l’ambiente"

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di Cristina Belvedere

La raccolta differenziata mette il turbo. Al via da oggi a Siena la progressiva chiusura dei contenitori ad accesso controllato a disposizione dei cittadini. Si inizia dalla zona di San Prospero, ma il provvedimento coinvolgerà anche la località Cappuccini, via Esterna di Fontebranda, strada di Pescaia, strada Massetana-Giuggiolo, strada di Certosa, strada di Terrensano e Belcaro, strada di Lecceto, Monastero di Costafabbri, strada del Ceraiolo, Sant’Abondio e Sant’Apollinare. In altre parole, chi risiede in queste aree, per conferire i propri rifiuti dovrà necessariamente utilizzare la 6Card in dotazione.

"Nelle settimane successive si proseguirà anche nelle altre zone per arrivare alla chiusura completa di tutti i cassonetti sul territorio comunale – annuncia l’assessore all’Ambiente Silvia Buzzichelli –. Il primo quartiere dove è avvenuta la riorganizzazione della raccolta dei rifiuti è stato Taverne d’Arbia nel maggio del 2019. Abbiamo dato ai cittadini tutto il tempo per prendere dimestichezza con il meccanismo della 6Card e con la raccolta differenziata. E’ dunque il momento di stringere il cerchio".

La Buzzichelli snocciola i numeri: "Nel novembre 2021 abbiamo chiuso con una percentuale del 58,66% di raccolta differenziata, mentre al 31 dicembre avevamo già raggiunto il 60,52%. In poco tempo c’è stata dunque una crescita rispetto ad altre città, che hanno sì percentuali di aumento maggiori delle nostre, ma perché sono amministrazioni comunali al secondo mandato, quindi hanno iniziato prima di noi".

In questi giorni l’assessore è impegnato in una serie di sopralluoghi sul territorio comunale: "Ci sono ancora margini di miglioramento e qualcosa va puntualizzato, tuttavia l’utilizzo della calotta sta riscontrando maggiori resistenze non tanto tra gli anziani, quanto piuttosto tra i cinquantenni". Di qui lo studio di una riorganizzazione che coinvolga anche le 700 postazioni di raccolta rifiuti al di fuori delle mura: "Vanno rimossi tutti i cassonetti dell’indifferenziata che sono situati in zone strategiche della città, dove è problematico il transito dei mezzi di raccolta. L’obiettivo è estendere la differenziata anche in queste zone, facilitando il transito dei mezzi di Sei Toscana".

In totale, nel comune di Siena, sono presenti 567 postazioni di raccolta differenziata, mentre i contenitori sono complessivamente 2.400. In ogni postazione sono presenti cassonetti per la differenziata (organico, carta, multimateriale, indifferenziato).

Le utenze invece sono poco meno di 33mila (comprensive di quelle domestiche, cioè i privati cittadini, e non domestiche, cioè le attività economiche). Tutti sono utenze attive, ossia iscritte al ruolo Tari del Comune. L’amministrazione comunale e Sei Toscana avvieranno un’attività di monitoraggio delle postazioni di raccolta interessate dalla chiusura, anche attraverso gli ispettori ambientali, così da fornire un’assistenza a cittadini e attività nel conferimento dei rifiuti. È a disposizione di tutti i cittadini anche un video-tutorial che spiega, passo per passo, come utilizzare i contenitori ad accesso controllato (link video-tutorial: https:www.youtube.comwatch?v=ocjfGqMfDNQ).

"Noi come assessorato e ufficio Ambiente, insieme al gestore Sei Toscana, siamo a disposizione dei residenti – conclude la Buzzichelli –. Inoltre verrà dato agli ispettori ambientali l’incarico di sensibilizzare la popolazione, educandola alla raccolta differenziata. Solo con il tempo si passerà alle sanzioni". Quanto al piano di riorganizzazione della raccolta nel centro storico, l’assessore annuncia: "Ci sono state molte riunioni e stiamo procedendo velocemente. C’è la necessità, dopo anni di stop, di valutare diversamente i punti di raccolta, ottimizzando il servizio. A primaverà ci saranno delle novità che andranno a risolvere gli attuali punti di penalizzazione sia ambientale che economica della nostra città".