Stavolta parlano i numeri, non i pareri pur attendibili degli esperti. E le cifre sono molto chiare: tutte le nove persone ricoverate alle Scotte per Covid nella fascia di età tra 0 e 65 anni, dunque ben oltre il confine dei minorenni che sembrava aver segnato quasi una linea Maginot della pandemia limitando l’emergenza ai più giovani, risultano non vaccinate. Non hanno ricevuto, cioè, per scelta o necessità nemmeno una dose. E così si conferma quanto detto e verificato ormai da tempo: la variante Delta, su chi ha ricevuto il vaccino, può manifestarsi in un semplice raffreddore, un po’ di mal di gola ed eventualmente con qualche linea di febbre. Ma di norma non ha complicazioni più gravi. Che invece, nei casi dei non immunizzari, possono anche portare al ricovero, come risulta dal report quotidiano delle Scotte.
Al momento, sono 23 le persone assistite al Policlinico, con due nuovi ingressi e nessuna dimissione rispetto a venerdì. Tre sono in Terapia intensiva, 12 nel setting di media intensità, sette in degenza ordinaria e uno in area pediatrica. Ci sono un minorenne, quattro persone tra i 19 e i 34 anni e altrettante tra i 50 e i 65 anni. Nessuna di queste risulta vaccinata e qui, appunto, scatta l’allarme sugli effetti della variante Delta. Più attenuato, invece, l’effetto della stessa variante Delta sui pazienti con età più avanzata: al Policlinico risultano nove ricoverati nella fascia 65-79 anni, con quattro pazienti che erano stati vaccinati in precedenza, e altri 50 over 80, tre dei quali anche in questo caso risultavano vaccinati. Alcuni di loro, comunque, sono stati ricoverati in ospedale anche per altre patologie, che ovviamente si sommano agli effetti del Covid.
Nove dei 23 ricoverati al Policlinico provengono dall’area senese, sette dall’Alta Valdelsa e 3 dalla Valdichiana senese. Quattro i ricoverati da fuori provincia: due da Grosseto e uno ciascuno da Arezzo e dalla zona di Roma.