Covid, scuole chiuse a Radicondoli

L’ordinanza del sindaco Guarguaglini: "Registrati alcuni contagi, decisione precauzionale fino al 26 marzo"

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Sospesa l’attività didattica a Radicondoli fino al 26 marzo a titolo precauzionale. Si chiudono, così, le porte delle scuole del territorio comunale per un’intera settimana. È stato deciso dal sindaco Francesco Guarguaglini, giustificando la decisone come una scelta cautelativa. "Mi rivolgo – ha affermato – in primis ai genitori dei bambini che frequentano le scuole di Radicondoli e in generale a tutta la popolazione. Visto il manifestarsi sul nostro territorio di alcuni casi di positività nell’ambito dei servizi scolastici comunali, della situazione epidemiologica in continua evoluzione, in particolare per la progressiva diffusione delle cosiddette varianti, del superamento del limite di incidenza a livello locale e preso atto della circolare del dirigente scolastico del 20032021, l’amministrazione ha deciso di emanare, a titolo precauzionale, un’ordinanza volta a sospendere l’attività didattica in presenza in tutte le scuole di ogni ordine e grado sul territorio comunale dal 22 al 26 marzo 2021". È stata quindi attivata la didattica a distanza, "secondo le modalità – conclude il sindaco Guarguaglini – indicate dal dirigente scolastico. Comunico che i test per la positività a Sars-Cov.2 effettuati sui soggetti individuati a seguito del tracciamento hanno dato un esito negativo. Conscio delle difficoltà che possono venirsi a creare a seguito della chiusura della attività didattica in presenza, ritengo di aver agito per l’interesse comune secondo le direttive delle autorità sanitarie e delle indicazioni del dirigente scolastico". La presideMonica Martinucci ha voluto sottolineare che "nel caso gli studenti siano completamente sprovvisti di dispositivo o abbiano problemi di connessione, le famiglie sono invitate a contattare i docenti o la segreteria dell’istituto. Per quanto riguarda la possibilità di svolgere alcune attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, qualora, valutando con la famiglia ogni singola situazione, si ritenesse opportuno attivare per alcuni giorni la frequenza, saranno concordati i relativi calendari e orari con i docenti della classe". Un provvedimento pragmatico e condiviso dalle due istituzioni pubbliche, scuola e Comune".

Lodovico Andreucci