Covid Siena, tornano i casi in una residenza anziani: visite di nuovo vietate

Il presidente dell'Asp Valgimigli: «Attendiamo l’esito del secondo tampone per verificare se magari si tratta di falsi positivi»

Vaccinazioni

Vaccinazioni

Siena, 2 agosto 2021 - Le famiglie? Subito avvertite. C’erano positivi al Covid 19 in un reparto del Campansi a Siena. Quindi bisognava dire addio agli incontri con i parenti che erano ripresi da tempo. E che fino a qualche giorno fa avvenivano all’aperto alla presenza di un addetto della struttura che controllava il rispetto delle regole. Adesso, però, le regole imposte a livello nazionale e dalla Regione Toscana sulle tutele da adottare quando si verificano positività nelle residenze sanitarie, non hanno lasciato scelta ai dirigenti del Campansi.

Per questo non sono mancati malumori da parte dei familiari, esternati anche a La Nazione, legati soprattutto al fatto che si assiste ad assembramenti, cene e feste in ogni angolo d’Italia e anche a Siena, mentre per gli anziani ospiti delle rsa scatta un isolamento ferreo, dopo quello tremendo vissuto durante il lockdown.

«Dobbiamo stare alle regole – ribadisce il presidente dell’Asp Mario Valgimigli –, comprendo che sia un problema importante e sentito quello dei contatti con i propri cari. Ma non possiamo fare altrimenti E’ prevista l’immediata chiusura alle visite».

Valgimigli tratteggia poi il quadro dei contagi attuali e rassicura: «Si tratta di persone tutte vaccinate regolarmente, asintomatiche. Stanno bene, nessuna ricaduta per quanto riguarda la loro salute. Se non fosse stata scoperta la positività effettuando i tamponi a cui regolarmente vengono sottoposti, nessuno insomma se ne sarebbe potuto accorgere. Per quanto riguarda il numero degli ospiti risultati positivi – prosegue il presidente dell’Asp – in prima battuta il riscontro dal laboratorio di Grosseto parlava di 11 persone, di cui 5 a bassa carica virale. Ripeto, tutti asintomatici e in buone condizioni di salute. Per questo motivo siamo tranquilli ed ottimisti. Di più: attendiamo l’esito del secondo tampone per verificare se si tratta di una positività effettiva oppure se sono falsi positivi». Non sarebbe la prima volta che accade, non solo al Campansi ma anche in altre realtà.

Qualche operatore delle cooperative che lavorano nella struttura sarebbe risultato positivo venendo messo immediatamente in quarantena. Ripeteranno il tampone, come gli anziani, per capire se si è trattato almeno in alcuni casi di un falso allarme. Fermo restando che in strutture dove insistono un numero così elevato di over 80, molti dei quali fragili sebbene vaccinati, la prudenza non è mai troppa. Resta il disappunto delle famiglie, separate ancora una volta dai loro cari, mentre nella vita di tutti i giorni s’infrangono le regole anti-Covid.