"Costretta a una via crucis Servono nuove indagini"

Violenze di gruppo su una donna, Rossi e Taormina svelano le mosse. "Chissà che non si possano trovare sinergie con la vicenda David Rossi?".

La battaglia per fare luce sul calvario di Miriam è iniziata. Il nome è ovviamente di fantasia, ma lei esiste davvero. E da ieri può contare su due paladini, l’avvocato Massimo Rossi che ha preso a cuore la sua storia da tempo, e il professor Carlo Taormina. "Una vicenda gravissima di cui mi ero occupato qualche anno fa e alla quale una recente sentenza della Corte di appello di Firenze ha ridato ossigeno. Io ci sono", premette Taormina che ieri per annunciarlo ha ospitato una conferenza stampa a Roma nel suo studio con Rossi, solo in serata messa on line su ‘Radio Radicale’. "Sì, perché stiamo costituendo un pool – prosegue l’avvocato romano –, abbiamo parlato con i giornalisti de ‘Le Iene’, con Radio radicale che ci ha appunto assicurato il suo sostegno. Vogliamo cercare da adesso di sottoporre all’opinione pubblica questa vicenda per il dolore macabro che contiene e per i tanti interrogativi a cui ancora si deve rispondere".

Lo definisce il "caso più grave, dal punto di vista delle violenze sessuali, che mi è capitato. Una via crucis, fatta di segregazioni e abusi di gruppo, di una donna consegnata per celebrare messe nere da parte di personaggi incappucciati mai individuati. Soprattutto serio per quanto è accaduto anche in sede giudiziaria. Desidero capire cosa ha determinato l’atteggiamento, direi quasi manicheo, della procura che non ha dato credito a questa donna. Anche stamani (ieri, ndr) guardavo il materiale fotografico delle lesioni da lei riportate e sono rimasto esterrefatto che non sia stata data giustizia alla ragazza. Dirò di più. Sono convinto che se tutte le cose che conosciamo e che la Corte di appello di Firenze ha ritenuto fondate, oltre a considerarla attendibile e sempre assolutamente coerente nel riferire in più occasioni i fatti in modo omogeneo, dovessero avere una convalida dalle ulteriori indagini che stiamo svolgendo, questa non sarà più la vicenda di una singola persona. Va approfondita la possibilità di uno sfondo più inquietante e organizzato di pedofilia e di comportamenti moralmente aberranti". Detta la linea delle prossime mosse l’avvocato Taormina, le prime già avverranno entro luglio. "Chiederemo l’intervento del Consiglio superiore della magistratura che può svolgere indagini, come pure del ministro della giustizia e della procura generale della Cassazione sull’operato della procura di Siena", chiarisce Taormina. Che poi aggiunge: "Non lancio anatemi, il procuratore è persona che conosco e di cui ho stima, è stato ottimo procuratore a Lamezia. So che valore ha".

Chiude con un’interrogativo: "Chissà che scandagliando e approfondendo la storia di Miriam non si possano trovare sinergie con la vicenda relativa alla morte di David Rossi?" E già in mattinata Taormina aveva lanciato un appello sul suo profilo Facebook: "Aiutateci a scoprire la verità!"

La.Valde.