Corradi: "Provate a stare senza cellulare"

Il ct della Nazionale Under 17 testimonial dell’iniziativa della polizia "Una vita da social". E il questore mette in guardia sui pericoli della rete

"Vita da social" a Siena con Corradi (Foto Lazzeroni)

"Vita da social" a Siena con Corradi (Foto Lazzeroni)

Siena, 18 novembre 2021 - La sfida arriva nientemeno che dal calciatore e attuale commissario tecnico della Nazionale italiana under 17, Bernardo Corradi: "Provate a mettere il cellulare dentro lo zaino per due ore parlando invece di chattare". Gli studenti seduti dentro il truck multimediale della polizia attraccato ieri in piazza Matteotti lo guardano curiosi. Potrebbe essere loro padre il giocatore che infatti racconta, testimonial dell’iniziativa "Una vita da social", di avere un bambino della stessa età. "Bisogna stare con le orecchie ben dritte. I pericoli della rete sono dietro l’angolo Non nascondo – svela – che ogni tanto controllo la cronologia, fermo restando che alla base c’è un rapporto di fiducia. Sa che la famiglia è il suo porto sicuro".

Corradi è l’attrazione della giornata organizzata dal Compartimento Polizia Postale – c’era la dirigente per la Toscana Alessandra Belardini – e dalla Sezione della Postale di Siena insieme alla Questura, con la collaborazione dell’Ufficio scolastico provinciale. Molti si fanno i selfie con il giocatore da mostrare agli amici, per restare in tema. "Lo sport dà regole e questo è importante. Ai giovani calciatori via play-station e cellulare il giorno prima della gara: quando si accorgono che stanno meglio lo fanno spontaneamente", conclude Corradi. Che, sollecitato da ct sul momento della Nazionale di Mancini dice: "Quattro mesi fa campioni d’Europa, mezza difficoltà non è un problema. In panchina c’è una persona che sa come vincere. Totale fiducia".

Parla (anche) da padre di un adolescente il questore Pietro Milone. "Il consiglio più importante nell’uso dei social network è di fidarsi e affidarsi a chi ama i ragazzi. Ossia la famiglia, la scuola e le istituzioni per cui essi rappresentano un patrimonio da tutelare. La rete è un pericolo – ammonisce – e i giovani devono sapere da subito i rischi che corrono facendosi clonare il profilo o l’account. Un impegno forte da parte nostra ci sarà, l’ho promesso sin dal mio arrivo a Siena che avrei puntato sulla tutela delle fasce deboli".

Impossibile non deviare un attimo dal contenuto della giornata, parlando di web, visto che attraverso questo strumento si compiono atti illegali da parte di estremisti.

"Per noi è un vantaggio che ci sia perché chi affida i propri messaggi alla rete li rende intellegibili anche a noi", dice Milone. "Sarebbe bello poter fare un briefing con i docenti per per comprendere cosa è stato assorbito dai ragazzi dei messaggi odierni", torna in tema il prefetto Maria Forte rilevando l’importanza dell’iniziativa "specie dopo un periodo di relazioni personali rallentate per via della pandemia". "Quello che la scuola dovrebbe fare è favorire lo sviluppo della capacità critica nell’uso di questi strumenti in modo che, anche fuori dai plessi, riescano ad autogestirsi", conclude la dirigente dell’Ufficio scolastico Renata Mentasti.

Laura Valdesi