Contrade, società chiuse fino al 24. Festa di Sant'Ansano a rischio

Il rettore del Magistrato: " Incontro in Comune per parlare dei braccialetti delle Consorelle per illuminare il Natale"

Il rettore del Magistrato delle Contrade

Il rettore del Magistrato delle Contrade

Siena, 28 ottobre 2020 - Società di Contrada chiuse fino al 24 novembre. Neppure il bar potrà restare fruibile il pomeriggio. Ipotesi valutata ma poi scartata dai priori nelle riunione fiume del Magistrato di lunedì sera, terminata intorno a mezzanotte e venti. «Abbiamo preferito lo stop totale sposando la linea dell’attenzione e di restare a casa che in questo momento viene sollecitata. Si è riflettuto sulla normativa ma, alla fine, ha prevalso la scelta della chiusura per un mese nella speranza che ci sia un calo dei contagi e si possa uscire da questa situazione tornando a respirare». Così il rettore del Magistrato Claudio Rossi illustra la dolorosa decisione assunta dai priori. Il cuore della socialità a Siena dunque abdica nuovamente di fronte all’emergenza sanitaria che già aveva imposto lo stop all’attività per tre lunghi mesi, da marzo a giugno. Rettore, i priori hanno scelto di non tenere aperto neppure il bar di Società.  «Esatto. La riflessione svolta ci ha indotto ad optare per la massima protezione delle persone, a partire dagli anziani, visto che il virus è ormai tra noi. Non è stata una decisione facile, questo è evidente. Tutti avvertiamo forte il bisogno di socialità, di parlare e di ritrovarsi. Prima però viene la tutela della salute».  Un’altra questione al centro della riunione l’attività delle Contrade perché non ci sono solo le Società. «Queste proseguono con le attenzioni che sono obbligatorie nella fase attuale. Un economo potrà recarsi nel rione, ad esempio, evitando però di organizzare attività o convocare gruppi. Lo stesso un archivista».  Tante Consorelle devono rinnovare i propri organi: le commissioni potranno continuare a lavorare? «Sì, utilizzando una regola fondamentale: il buon senso. Magari convocando piccoli numeri, continuando a distanza o in presenza con le dovute attenzioni» E le elezioni? «Fermo restando che non abbiamo declinato un comportamento per ogni casistica, saranno le Contrade a organizzarle nelle regole. O a decidere se magari rimandare di un mese, in funzione della situazione».  Da parte del Centro commerciale naturale è arrivata la richiesta di mettere i braccialetti delle Contrade per illuminare il Natale. Si tratterebbe della prima volta, quando furono installati erano stati realizzati dai commercianti.  «Un nodo da sciogliere. Dovremo incontrarci con il Comune per valutare alcuni aspetti, capire meglio il progetto e i dettagli. La stragrande maggioranza dei braccialetti sono di legno, una cosa è metterli in estate, un’altra d’inverno sotto le intemperie. Non abbiamo detto no ma neppure sì. Chiaro che sarebbe, in caso affermativo, un gesto collegato all’eccezionalità del momento per la pandemia altrimenti neppure l’avremmo preso in considerazione». Incontro in Comune e poi? «Una volta riparlato con l’amministrazione faremo un altro passaggio in Magistrato per decidere».

Si rientra nel tunnel del (semi)lockdown. E subito vengono anche cattivi pensieri in vista di due appuntamenti tanto cari ai senesi: l’inaugurazione del nuovo anno contradaiolo, il primo dicembre per Sant’Ansano, e la premiazione dei cittini che hanno realizzato i tabernacoli, l’8 dicembre in Provenzano. Il primo dicembre potrebbe essere a rischio, tutto dipenderà dall’evoluzione dei contagi. O comunque potrebbero essere attuate restrizioni, nel caso peggiore, che già si sono viste per le feste titolari delle Contrade. Quasi sicuramente niente alfieri e tamburini. Troppo presto comunque per sbilanciarsi, come pure per la premiazione dell’8 dicembre dei Tabernacoli