Civetta, suo il tabernacolo più bello. "E' stata la vittoria della semplicità"

Dopo 19 anni i bambini del Castellare conquistano il premio. Don Grassini: "Coraggio piccoli e avanti, il sole tornerà a splendere"

Don Grassini e il presidente del Comitato Amici del Palio (Foto Di Pietro)

Don Grassini e il presidente del Comitato Amici del Palio (Foto Di Pietro)

Siena, 9 dicembre 2021 - Silenzio in Provenzano. La busta è sempre la busta. I bambini delle Contrada attendono, occhi sgranati e fiato sospeso, il verdetto della commissione sui loro tabernacoli. "A vincere è....", crea suspence il rettore del Magistrato Claudio Rossi. "La Civetta!". E i piccolini del Castellare abbracciano le addette, correndo a prendere il premio. Uno splendido tabernacolo, realizzato da Francesco Gerardi del Drago, che lì ha messo l’amore del restauratore e di chi recupera oggetti segnati dalla storia. "Una scatola dei sogni", l’aveva descritta poco prima ai piccoli per cui ha impiegato tra l’altro gesso e cera, come nell’antichità. Erano 19 anni che non veniva premiato il tabernacolo dei cittini del Castellare: l’ultima volta fu nel 2002, quindi nel 1982 (ex aequo con il Nicchio), nel 1974 (pari merito con l’Oca), nel 1961, nel 1959 e nel 1954.

"Durante il campo estivo – svelano le addette ai piccoli della Civetta Francesca Buccianti e Maddalena Cortonesi – hanno realizzato i quadri che rappresentavano tutte le Contrade. Era molto semplice, raffigurava la libertà, quella di espressione sottolineata dalle loro voci che, registrate durante il campo, facevano da sottofondo. Ha vinto la semplicità". Il segreto di un addetto ai piccoli, durante la pandemia, " è stato proporre tantissime iniziative, anche a distanza, perché c’era tanta voglia di restare in contatto. A chi dedichiamo il successo? A loro. E’ faticoso ma ti ripagano con gioia e sorrisi", dicono Francesca e Maddalena.

"Bello rivedersi in un tempo così difficile", l’incipit del vice sindaco Andrea Corsi. "L’augurio è che questa cerimonia rappresenti un nuovo inizio sotto il manto protettivo della Vergine". "Mettiamo i nostri cuori nelle sue mani affinché si torni a vivere il Palio", ha aggiunto il rettore del Magistrato ringraziando il presidente del Comitato Amici del Palio Emiliano Muzzi per la collaborazione di questi anni, anche nel promuovere la festa dei tabernacoli. "Prima o poi le nuvole se ne andranno e il sole tornerà a splendere. Coraggio bambini. E avanti", l’incoraggiamento di don Enrico Grassini che poi intona con loro il Maria Mater Gratiae.