«Consorzio del Palio, un sito web per tutelare la Festa»

Il presidente Morelli: «Inaugurato oggi, giorno del patrono Sant’Ansano, perché i senesi non mollano e hanno voglia di stare insieme»

Il presidente del Ctps Gianni Morelli

Il presidente del Ctps Gianni Morelli

Siena, 1 dicembre 2020 - Ogni promessa è un debito. Il Consorzio tutela del Palio l’aveva detto che avrebbe risposto agli attacchi condotti per partito preso contro la Festa usando la cultura, alla pioggia di fake con l’informazione seria e attendibile. Così oggi alle 12 il presidente Gianni Morelli tiene a battesimo il nuovo sito web del Ctps che si può consultare su https://www.consorziotutelapaliodisiena.it. «Abbiamo voluto che fosse dinamico e attrattivo, così da tenere aggiornati i contradaioli e i tanti che, pur non essendolo, amano il Palio e le nostre tradizioni. In un anno nel quale ogni appuntamento è saltato per l’emergenza sanitaria abbiamo voluto far coincidere l’inaugurazione con la festa di Sant’Ansano, data particolarmente significativa per Siena e le sue Contrade. Alle 16.55 – annuncia Morelli – verrà trasmesso un contenuto proprio su Sant’Ansano a cura di don Enrico Grassini e alle 17.15 ci sarà in streaming la messa al Duomo che quest’anno sarà purtroppo solo con i priori».  Un sito dinamico e moderno.  «L’idea è di fare sì che stia al passo con l’informazione che è oggi sempre più rapida e frenetica. Da tempo ripetiamo che la tutela del Palio si attua sì con diffide o cause nei confronti di chi contravviene alle autorizzazioni sul marchio e sulle immagini ma, guardando più distante, con la divulgazione della nostra cultura. Cercando di far capire chi siamo e quanto valiamo».  Quali sono le caratteristiche? «Nel sito ovviamente si troveranno gli scopi del Consorzio, lo statuto ma si parlerà anche di Palio e Contrade, del Magistrato. Un esempio? Ci sarà una sezione dedicata all’iconografia dei Drappelloni, curata da Laura Bonelli che ringrazio. Una chicca? L’arte del canto, una nostra grande passione a cui è stato riservato uno spazio importante grazie a Luigi e Francesco Oliveto».  Avete cercato di coinvolgere anche persone esterne al Consorzio.  «Sì, competenti e al contempo anche con grande sensibilità contradaiola in maniera da rendere gli scritti più accattivanti. La storia del Palio è stata affidata a Giovanni Mazzini, l’angolo dedicato al rapporto con il cinema a Simone Petricci. Li ringrazio per il contributo, unitamente a Dario Di Prisco che ha seguito la parte non meno delicata della tecnologia». Non può mancare la salvaguardia del cavallo.  «Chiaro. Si parla del Protocollo e persino delle tesi di laurea realizzate sul Palio, unitamente alle iniziative da noi promosse a partire dalla Città dei Mestieri. Faremo aggiustamenti, se necessario. Ma siamo voluti partire il primo dicembre per lanciare un messaggio: i senesi non mollano. Hanno voglia di stare insieme insieme e di Palio». Un progetto che è un po’ la risposta a chi, negli anni, ha criticato il ruolo del Consorzio.  «Ci sono dati e racconti sulla mole di attività svolta da chi mi ha preceduto e per questo ringrazio. Rendiamo loro la giusta visibilità rilanciando il messaggio che la nostra Festa è sempre più modello sociale e di civismo, certo non folclore».