«Avevamo 150 firme in bianco...». Congresso Pd, la chat sotto accusa

Ecco il ricorso che accusa Grazi per la candidatura di Cortonicchi

ASSESSORE Michele Cortonicchi

ASSESSORE Michele Cortonicchi

Siena, 9 ottobre 2017 - «CI SIAMO guardati, eravamo in 4, con 150 firme in bianco, ed ho scelto Michele. Tutti volevano me ma ho detto no...». Sarebbe questo, secondo quanto riportato nell’esposto alla commissione garanzia del Pd, il passaggio chiave della chat con cui il sindaco di Torrita Giacomo Grazi annunciava ai propri sostenitori la scelta di Michele Cortonicchi per la candidatura al coordinamento provinciale del partito. Per i ricorrenti una «prova certa di profonda irregolarità», tale da provocare l’annullamento della candidatura «in quanto viziata – si afferma nel documento – dal grave reato di essere supportata da firme in bianco, di cui i sottoscrittori non erano, al momento della presentazione, consapevoli del fine a cui si erano prestati».

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