Compra IPhone sul web: ragazza vittima di truffa

La giovane ha pagato lo smartphone ricaricando una carta prepagata intestata a un 47enne residente in provincia di Siena: scatta la denuncia

Un iPhone

Un iPhone

Siena, 18 ottobre 2921 - Cercava un IPhone di ultima generazione, ma i prezzi nei negozi erano per lei economicamente inaccessibili. Così è rimasta vittima di una truffa che ha tra i protagonisti anche un 47enne residente in provincia di Siena. Ma andiamo con ordine. L’incauta acquirente, una ragazza di 21 anni residente a Sant’Ilario d’Enza , in provincia di Reggio Emilia, aveva iniziato a navigare sul web alla ricerca del telefono cellulare dei suoi sogni, nella speranza di riuscire a trovarlo a un costo accessibile.

Quando si è imbattuta in quell’offerta accattivante, non ha quindi esistato un istante. L’annuncio era stato pubblicato su marketplace di Facebook: riportava la descrizione dettagliata dello smartphone tanto desiderato e un prezzo stracciato: soltanto 250 euro. Un ottimo sconto rispetto al prodotto in vendita nei tradizionali canali commerciali.  

Per questo la giovane acquirente ha seguito alla lettera le indicazioni della venditrice e ha quindi provveduto in modo celere al pagamento dell’importo richiesto, ricaricando l’iban di una carta di credito prepagata per poi attendere quanto acquistato. Ma i giorni passavano e dello smartphone nessuna traccia. Non ricevendo l’IPhone e nell’impossibilità di contattare le venditrice che nel frattempo non rispondeva più ai suoi messaggi, la vittima ha compreso di essere stata truffata e quindi si è rivolta ai carabinieri del paese, sporgendo denuncia.  

I militari sono risaliti al titolare dell’utenza telefonica utilizzata dalla truffatrice e risultata essere intestata a una 22enne abitante a Napoli e all’intestatario della carta prepagata dove erano stati versati i soldi risultata essere in uso proprio al 47enne senese. I due sono risultati essere complici della truffatrice e per questo sono stati denunciati per concorso in truffa. Le indagini stanno ora proseguendo per risalire all’autrice materiale del raggiro che i carabinieri contano di poter identificare presto attraverso la stretta cerchia di frequentazioni e amicizie dei due indagati.