Coldiretti Siena: "Rincari, Ucraina e siccità: è la tempesta perfetta"

Il direttore Solfanelli: "Aziende in difficoltà. Siamo molto preoccupati"

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"Siamo fortemente preoccupati per il rincaro dei costi di gasolio ed elettricità: gli agricoltori sono in difficoltà". Non usa mezzi termini il direttore di Coldiretti Siena, Simone Solfanelli (nella foto), che parla di "tempesta perfetta": "Il 2022 si è aperto con la guerra in Ucraina, è proseguito con un il lungo periodo di siccità e ora dobbiamo affrontare costi energetici alle stelle. Tutto questo ha un impatto molto forte sulle nostre aziende".

E ancora: "Ci sono le serra da riscaldare, il gasolio è indispensabile per usare i trattori e per far funzionare le pompe nelle cantine – aggiunge Solfanelli –. L’esplosione del costo del gas ha dunque un impatto devastante sulla filiera, dal campo alla tavola, in un momento in cui con la siccità ha devastato i raccolti con perdite stimate pari a 6 miliardi di euro, cioè il 10% della produzione. Un mix micidiale che costerà nel 2022 alle famiglie italiane quasi 9 miliardi di euro soltanto per la spesa alimentare, a causa dell`effetto dell’inflazione che colpisce soprattutto le categorie più deboli". Secondo l’analisi di Coldiretti, sulla base dei dati Enea circa gli effetti dei rincari della bolletta energetica, la produzione agricola e quella alimentare in Italia assorbono oltre il 11% dei consumi energetici industriali totali, per circa 13,3 milioni di tonnellate di petrolio equivalenti all’anno. Soffre dunque l’intera filiera agroalimentare a partire dalle campagne dove più di una azienda agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività, mentre ben oltre un terzo del totale nazionale (34%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dei rincari, secondo il Crea. In agricoltura si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio. Gli aumenti riguardano l`intera filiera alimentare con il vetro che costa oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, ma si registra un incremento del 15% per il tetrapack, del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al 70% per la plastica.

"Occorre lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole e industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione – ha detto il presidente della Coldiretti Ettore Prandini –. Nell’immediato bisogna intervenire per contenere il caro energia e i costi di produzione con misure immediate".