Cinquemila in Piazza per la festa tricolore

Carosello di auto ma la Municipale presidia i varchi Ztl. Fumogeni accesi nel Campo, ma è una gioia vera. Imbrattata Porta Camollia

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‘Madonna che silenzio c’è stasera’, direbbe Francesco Nuti. Un deserto Siena, ad eccezione di Piazza e della Fortezza. E nei paesi, da San Gimignano all’Amiata, tutti davanti alla televisione a tifare Italia. Prima il silenzio, è vero, poi persino i fuochi di artificio. Sparati nel cielo di Chianciano quando Gigio Donnarumma dice no a Saka, che compie l’errore decisivo dal dischetto per l’Inghilterra. E l’Italia è campione d’Europa. Dal Campo, a Siena, si leva al contempo un boato. I tanti che si erano dati appuntamento a tavola per seguire la finale al cardiopalma esplodono di gioia. Comincia una lunga notte di festeggiamenti. Tali sono stati grazie anche al dispiegamento di forze di carabinieri, polizia e Finanza in Piazza e nel centro storico. La polizia municipale, prima in Fortezza, dopo il successo è volata subito ai varchi di accesso alla Ztl di San Domenico, dove c’era anche il comandante Cosimo Tafuro, a Porta Romana e piazza Matteotti. Sì, perché la preoccupazione era l’assalto di motorini e auto per fare il carosello in Piazza. Qualche ragazzino in scooter ha provato a forzare la mano alle divise, inutilmente. ’Posso andare in Fontebranda?’, è stato chiesto da un gruppetto con bandiere tricolore. Niente da fare. E anche le macchine che hanno formato un serpente in Curtatone, viale dei Mille e intorno alla Fortezza non si sono azzardate a virare verso la Ztl. Sarebbe stato troppo pericoloso, con tutti i tavolini nelle strade. C’è chi è stato beccato a lavarsi le mani (chissà, forse voleva poi fare anche un tuffo) nella fonte di San Maurizio al Ponte di Romana, venendo dissuaso. Intanto l’esplosione di gioia, qualcuno a torso nudo, parrucche tricolori in testa, la bandiera italiana usata come mantello mentre a Torrita illuminava la rotatoria del paese. Gioia vera, quella che si respirava. Nulla a che vedere con la movida. Nessuna segnalazione alla centrale operativa della questura che ha coordinato il servizio terminato alle 6 anche se dopo le 2 il carosello, alimentato da chi arrivava dai paesi vicini, è andato scemando. Un graffitaro non ha risparmiato stanotte Porta Camollia dove è comparsa una scritta (www.lanazione.itsiena)

Ci sono stati momenti, però, quando gli azzurri alzavano la coppa allo stadio di Wembley, in cui nel Campo si trovavano alcune migliaia di persone, soprattutto giovanissimi, a festeggiare. Si parla di circa 5 mila. Sono stati accesi anche diversi fumogeni rossi: è in corso valutazione l’opportunità di approfondire. "Tutto si è svolto sostanzialmente secondo le regole per quanto riguarda anche i caroselli – dice il vice sindaco Andrea Corsi – e anche se qualche piccola infrazione al codice della strada magari c’è stata, vedi l’uso del clacson, verrà tollerata". Unica polemica sui social? ’Perché allora non si può fare il Palio?’. Questa è un’altra storia, ancora da scrivere. A breve.

La.Valde.