"Ci infetta", cliente cinese insultata nel locale

Episodio di intolleranza in via di Camollia. Il fidanzato della ragazza scrive al sindaco: "Gridavano frasi ingiuriose, siamo andati via"

Coronavirus, una ragazza cinese con la mascherina (Ansa)

Coronavirus, una ragazza cinese con la mascherina (Ansa)

Siena, 11 febbraio 2020 - Il Coronavirus colpisce ancora. La denuncia arriva da Marco Allegri, manager di una ‘business company’ con sede a Hong Kong, che ha scritto una lettera aperta al sindaco Luigi De Mossi per raccontare quanto successo a lui e alla fidanzata cinese durante un breve soggiorno in città. "Le scrivo per metterla al corrente di un fatto spiacevole di intolleranza avvenuto nella sua città. Sabato scorso mi trovavo a Siena con la mia fidanzata di origini cinesi per una gita di piacere – spiega il manager nella lettera –. In serata ci siamo recati per cena nel ristorante ‘Prosciutteria al Peccatore’ in via di Camollia e qui è avvenuto lo spiacevole episodio".

Allegri entra nel dettaglio: "Abbiamo aperto la porta del ristorante e siamo stati aggrediti verbalmente da un gruppetto di uomini sulla quarantina che dal bancone del bar inveiva contro la mia fidanzata cinese con parole del tipo “attenzione mettiamoci la maschera“, “mandateli via che ci infettano” e tante altre frasi ignoranti". A creare ulteriore disagio alla coppia, il fatto che "nessuno da parte del locale abbia provveduto a far tacere tali personaggi: "Questo mi porta a pensare – dice Allegri – che quindi fosse un comportamento accettato da tutti i presenti".

L’uomo prosegue: "Data la situazione offensiva (dove ho reagito verbalmente cercando di difendere la mia fidanzata), sono uscito immediatamente dal ristorante, riprendendo poi l’auto e abbandonando Siena che mi ha lasciato un certo dispiacere". Allegri conclude con un appello al sindaco: "Sono consapevole che un episodio isolato non è significato di un modo di pensare globale della collettività di Siena, ma le segnalo questo episodio in modo tale che da primo cittadino venga informato dei fatti e sappia che una coppia di turisti è rimasta delusa della vostra città".

Immediata la risposta di De Mossi che, tempestivamente informato dell’accaduto, è intervenuto in prima persona: "Abbiamo appreso che si è verificato un evidente caso di razzismo in un ristorante della città di Siena. Nel dispiacerci e nello scusarci per l’increscioso incidente, invitiamo tutti a non esasperare gli animi, a rispettare tutti i visitatori e a mantenere la nostra tradizionale accoglienza".  

Molto dispiaciuti i titolari della ‘Prosciutteria al Peccatore’, ai quali la segnalazione dell’episodio di intolleranza è arrivata soltanto ieri come un fulmine a ciel sereno: "Sabato scorso il locale era affollato – raccontano – e eravamo a lavoro nell’altro ristorante. Quando ci hanno informato del fatto, abbiamo chiesto chiarimenti ai dipendenti. Ci hanno detto che è entrata nel locale questa coppia e che l’hanno fatta accomodare al tavolo. Quando sono tornati per prendere l’ordinazione, i due fidanzati erano già andati via. Sorpresi, hanno chiesto a un gruppo di ragazzi seduti là vicino cosa fosse successo e loro hanno spiegato di aver fatto alcune battute e che a quel punto la coppia si era alzata allontanandosi".

I titolari del locale non si danno pace: "Ci dispiace per quello che è successo, ma è difficile controllare cosa fanno i clienti, soprattutto quando il locale è pieno di gente. Quel gruppo di ragazzi non fa parte della nostra clientela abituale: sono arrivati solo per l’aperitivo e hanno fatto battute stupide, delle quali veniamo a conoscenza solo a distanza di giorni". Per questo i titolari del ristorante si dissociano da quanto accaduto e si rivolgono alla coppia di turisti: "Li invitiamo a essere nostri ospiti a cena nel locale quando vogliono. Per loro qui le porte sono e saranno sempre aperte. Siena è una città ospitale". © RIPRODUZIONE RISERVATA