"Che gioia ritrovare la risonanza di questa città"

Il corteo dei Ceri e dei Censi e le celebrazioni dell’Assunta. Il cardinale Lojudice: "Prendiamo esempio dai bambini, stiamo vicini a loro"

Migration

Siena torna a riappropriarsi di un altro momento imprescindibile della sua liturgia: il corteo dei ceri e dei censi, che storicamente apre le celebrazioni di Maria Santissima Assunta. Le rappresentanze ecclesiastiche, le autorità cittadine e le Contrade hanno scortato ieri in Duomo il cero votivo, acceso dal sindaco Luigi De Mossi durante la celebrazione ufficializzata dal Cardinale Augusto Paolo Lojudice, e il Drappellone.

Il sottofondo delle chiarine, il rullo dei ramburi, lo sventolare delle bandiere: attimi di grande emozione e religiosità, accompagnati dalla gioia dei ‘cittini’, che indossate le monture e i colori della propria Contrada hanno preso parte al corteo portando con sé le tradizionali offerte, ceri e fiori, rendendo omaggio a Maria. "È una gioia – ha detto l’arcivescovo Lojudice - ritrovare tutto il colore e la risonanza che questa città ha dentro di sé ed esprime". Poi il cardinale si è rivolto direttamente ai più piccoli.

"Un saluto particolare ai bambini che hanno portato i ceri votivi alla Madonna. C’è un passo del Vangelo che cito sempre quando mi trovo a contatto con loro: quello in cui a Gesù vennero portati dei bambini affinché li benedicesse, e i discepoli li scacciavano, li rimproveravano. E Gesù disse: ‘lasciate che vengano a me, perché solo a chi è come loro appartiene il Regno dei Cieli’. Dobbiamo veramente tanto a voi bambini, e la cosa più bella che possiamo fare è stare con voi, perché non vi sentiate mai soli, non cerchiate altre vie palliative dalla vita. Il centro delle nostre attenzioni dovete essere voi. Genitori, educatori: più stiamo con i bambini, più aumenta la vita. I bambini si accorgono subito se ci siamo solo fisicamente o con tutti noi stessi. Cosa c’è di più bello del sorriso di un bambino che manifesta la sua gioia? Voi bambini siete la cosa più importante per Maria, per Gesù, per Siena". Poi risuona il Maria Mater Gratiae e la cattedrale si unisce in una sola voce. La benedizione scende su Siena, sulle Contrade, sui popoli, sul ‘cencio’. Iniziano le preghiere, tutti rivolgono lo sguardo a Maria. Sono occhi e volti gioiosi, seri, di chi cerca un segno. O vuole ingraziarsi il favore dell’Assunta.

Andrea Talanti