CasaSelva, ecco ’I Cavalli di Susan Leyland’

Venti sculture e quindici disegni ispirati da Remorex, il barbero scosso che ha regalato alla Contrada il Palio del 16 agosto 2019.

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di Antonella Leoncini

"La vittoria di Remorex, scosso, fermato nell’istante decisivo è, per me, la massima espressione del Palio in una sintesi di fortissime emozioni. La sua determinazione ed espressività sono state fonti di ispirazione: una grande opportunità e anche una sfida poterle interpretare ed esporre in un ambiente che di queste passioni ed emozioni vive". Susan Leyland racconta i suoi ‘cavalli’ in mostra nella sede museale della Contrada della Selva, in Piazzetta della Selva 4, nei tre giorni, da domani al 16 agosto, per la celebrazione della Festa titolare. Leyland, britannica di nascita, toscana di adozione, artista di fama internazionale ha esposto le sue creazioni in molti musei e gallerie in Italia e all’estero. Adora i cavalli, a cui ha dedicato molte opere come il War Horse Memorial in Scozia.

La forza di un artista è anche la capacità di assorbire le emozioni e di tradurle in opere capaci di comunicare, di far vivere sentimenti e passioni. Come accade con ‘I cavalli di Susan Leyland’ a CasaSelva: venti sculture e bassorilievi realizzati in creta semi-refrattaria; quindici disegni a tecnica mista su carta.

Tutte opere dalle due, tre, tante vite: cioè, le situazioni che rappresentano in questa esperienza. In primis, la vocazione e la passione dell’artista; poi la soddisfazione della Selva di accogliere una mostra che la rappresenta: Remorex, il cavallo di razza mezzosangue a fondo inglese che scosso le ha regalato il Palio del 16 agosto 2019, diventa testimone della gioia della Contrada, dell’amore di Siena per i cavalli. In questi giorni di Palio cancellato, in cui la passione si confonde con la nostalgia, emerge la volontà di un rione, della città di riconquistare la libertà e l’identità della sua Festa.

Il 16 agosto, in occasione della festa titolare e del fisissage, l’artista donerà un bassorilievo della corsa con soli cavalli scossi.

Perché questa mostra?

"Nasce - spiega l’artista - da un’esposizione di miei lavori e di opere dedicate al Palio, a cura della Galleria Sensi Arte, con la quale collaboro. Ho incontrato il priore della Contrada della Selva Stefano Marini, i suoi collaboratori, e poi tutto il resto".

I cavalli?

"Ho sempre avuto un fortissimo legame, probabilmente sviluppato nell’infanzia e adolescenza. Ammiro l’eleganza, la forza e il carattere. In campo artistico ho trovato nei cavalli, non soltanto una semplice rappresentazione estetica ma principalmente un mezzo per esprimere emozioni, sentimenti e situazioni della vita reale".

Cosa vuol dire essere a CasaSelva?

"Mi sento, con umiltà, onorata e un po’ ansiosa di poter esporre davanti a chi conosce e ama i cavalli come i senesi. La Selva e i suoi contradaioli mi hanno accolto con affetto come ‘forestiera’. Insieme a SensiArte si sono impegnati moltissimo affinché questo evento possa riempiere, almeno in parte la mancanza del Palio. Questo è per me fonte di grande soddisfazione".

Ha assistito al Palio?

"Non ho mai avuto l’opportunità di vedere il Palio dal vivo anche se ovviamente ne ho seguite in passato moltissime edizioni e spero realmente in futuro di viverlo in prima persona".

Cosa prova un ’non senese’ quando assiste alla carriera, riesce a comprendere la passione dei senesi?

"Il Palio è un evento che mantiene anno dopo anno intatto il suo fascino nella passione viscerale dei contradaioli e della città di Siena: tutto ciò lo rende autentico e unico".

È diventata contradaiola?

"Direi che, in un certo senso, mi sono sentita ‘adottata’".