di Giuseppe Serafini
"Cara Giorgia…spero che tu mi aiuti". Naturalmente Giorgia è il presidente del Consiglio Meloni a cui un cittadino di Piancastagnaio, 86 anni, pensionato, si è rivolto. Scrivendo una lettera alla premier per segnalare il problema che gli è capitato, missiva che ha inviato anche a La Nazione e all’Agenzia delle Entrate.
In questi giorni, infatti, è caduta una vera e propria tegola sulla testa dell’uomo che gli ha sconvolto la vita ad un’età nella quale servirebbe invece la massima tranquillità. Una tegola, dicevamo, che si chiama appunto Agenzia delle entrate di Siena. Gli uffici hanno infatti inviato al pensionato un bel numero di cartelle esattoriali con cifre improtanti tra le quali una di ventiseimila euro da saldare entro cinque giorni.
Da collasso. Per chiunque, non solo per un 86enne pensionato. L’uomo logicamente è stato assalito da umana e comprensibile disperazione. Per tale ragione si è rivolto alla presidente Meloni invitandola a interessarsi del suo caso, unitamente a La Nazione e all’Agenzia delle entrate stessa. "Sono un pensionato di ottantasei anni – scrive l’uomo di PIancastagnaio – e vivo in un piccolo paese di montagna. Da sempre il mio lavoro è stato, quello di commerciante e imprenditore. Fin dal 1969 – spiega ancora il pensionato – ho sempre cercato di avere un rapporto onesto e leale con decine di dipendenti regolarmente assunti a cui civilmente ho versato i contributi. Questo ancora oggi mi viene ricordato incontrando appunto i miei ex dipendenti felicemente in pensione. E questo, lo ripeto, è un punto di orgoglio per me anche perché in quegli anni non tutti lo facevano. Ma il problema che vengo ad esporre – continua – ha dell’incredibile. L’Agenzia delle entrate si è accanita contro di me. Ho ricevuto cartelle esattoriali scadute da oltre ventiquattro anni, una addirittura che risale al 1998 di ben 26mila euro che onestamente mi sconvolge al solo pensiero di come la posso pagare visto che non possiedo beni immobili e che l’unico reddito di sostentamento è la pensione, tra l’altro di modesta entità". L’uomo si sfoga spiegando di aver cercato "di contattare l’Agenzia delle entrate di Siena soprattutto con varie lettere raccomandate ma fino ad ora silenzio assoluto. Nessuna risposta. Mi sembra di essere un cittadino di serie b – conclude – e mi rimane come ultima soluzione un pubblico appello ’Speriamo che Giorgia mi aiuti’".