Caria alza la frusta, Piras si difende. Retromarcia di Zarck

Battaglia in corsa fra le rivali . Raimonda e Bernarda. Il rifiuto del cavallo di Mereu. di entrare fra i canapi

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Era il grande favorito, Zarck. Il cavallo affidato dalla Querciola a Simone Mereu, considerato il più forte. Eppure per qualche istante è sembrato ai senesi di rivedere il gran rifiuto di Tornasol nella Tartuca quando il mezzosangue di Migheli, di rincorsa, non voleva saperne di avvicinarsi ed entrare. Andava a marcia indietro, si allontanava. "Capisco le difficoltà ma non ci posso fare nulla", ripeteva il mossiere. "Querciola avvicinati e cerca di entrare", i suoi inviti ripetuti. Alle 16.50 la decisione: tutti fuori, si cambia busta. Così di rincorsa (segno del destino) è finito Dino Pes con Zia Zelinda in San Pierino come nella finale. Al via bel testa a testa Zedde-Carlo Sanna (Botteghe-Cappiano) con quest’ultimo che vince e va al palio con Botteghe, S. Pierino e Sebastiano Murtas su Austesu (Samo). Nella seconda batteria Francesco Caria su Sultano (Raimonda) fa subito capire alla rivale Porta Bernarda (Stefano Piras su Zodiaca) che non intende dargli fiato. Si vedrà in corsa quando, per un attimo gli sfugge, poi lo riprende, alza la frusta, Piras si difende ma nessuno dei due era davanti: entrambi escono di scena. Per la cronaca vince bene Bruschelli su Vittorino.