Cala il sipario sulla Zani, il fallimento mette fine a una storia lunga sessanta anni

Stop alla produzione per la celebre azienda di cucine componibili

È davvero un importante capitolo di storia economica, quello che termina con lo stop definitivo alla produzione dell’azienda Zani a Poggibonsi. Sessanta anni di percorso e una leadership nazionale raggiunta nel settore delle cucine componibili e in muratura, grazie alla lungimiranza dei fondatori della famiglia Zani, alle loro scelte imprenditoriali di tipo innovativo e rispettose dell’ambiente, a una rete di vendita capillare in Italia e all’estero.

Adesso la messa in liquidazione e il fallimento in proprio, con la perdita del posto di lavoro che interessa tre operai e altrettanti impiegati della ditta con sede a Campomaggio. Non esiste alcuna connessione con le gravi difficoltà determinate dall’emergenza sanitaria da Covid 19. "Questa la percezione che ho avuto in seguito agli incontri, in quanto i vertici avevano in pratica già preso da tempo la decisione – osserva Daniela Miniero (foto) di Fillea Cgil – in parte per le problematiche finanziarie emerse nel periodo della crisi del 2009 e un po’ a causa della mancanza di un ricambio generazionale nella dirigenza. Una struttura già decimata, a livello di personale, ma siamo pur sempre in presenza di una chiusura unita alla perdita di occupazione. A livello salariale, i dipendenti hanno avuto le loro spettanze e attendono il Tfr".

Il marchio Zani, uno dei simboli del boom del made in Valdelsa, si legò anche ai successi calcistici del Poggibonsi: fu il primo sponsor sulle maglie giallorosse nel 1982, accompagnando l’ascesa del club dalla Promozione fin quasi alle soglie della C2. Ora va in archivio il cammino di una realtà creata nel 1960. A dicembre in Tribunale l’udienza per il fallimento.

Paolo Bartalini