Caccia, raffica di multe e spari vicino alla strada

Controlli della Polizia provinciale per l’apertura

ATTENZIONE La Polizia provinciale  ha riscontrato diverse irregolarità (foto d’archivio)

ATTENZIONE La Polizia provinciale ha riscontrato diverse irregolarità (foto d’archivio)

Siena, 17 settembre 2018 -  Caccia, raffica di multe alle doppiette che da ieri all’alba hanno cominciato a sparare nelle nostre campagne per la tradizionale apertura. C’è però chi l’ha fatto troppo vicino alla strada. Pericoloso esplodere colpi dove passano macchine e biciclette, come nel caso della Provinciale nei pressi di Rosia. Ma il cacciatore disattento, che in questo caso era giunto da Pistoia, è stato subito pizzicato dagli uomini della Polizia provinciale. Se la caverà pagando 210 euro. E’ andata peggio ad altre doppiette incappate nelle verifiche dei 22 addetti che era sguinzagliati in tutta la provincia. Un fiorentino non aveva versato la tassa regionale e governativa prevista per poter cacciare per cui, oltre a mettersi in regola con questa, sborserà 310 euro come un ‘collega’, giunto da Prato, che invece era sprovvisto dell’assicurazione. Non l’hanno passata liscia neppure due cacciatori, uno di Chiusdino e il secondo perugino, colpevoli di non aver annotato nel tesserino i capi abbattuti. Svista che costerà ad ognuno 160 euro.

Nel comoplesso  i controlli compiuti dalla Polizia provinciale sono stati su 148 cacciatori che avevano ucciso complessivamente 6 lepri, 25 fagiani, 14 colombacci, un germano ed una tortora. Cifre che confermano una diminuzione della selvaggina ed un invecchiamento della popolazione degli appassionati della doppietta a cui non corrisponde un ricambio generazionale.

«Va anche detto  – sottolinea il comandante della Polizia provinciale Marco Ceccanti – che il caldo non aiuta i cani a seguire le tracce degli animali. In linea generale, comunque, la sensazione è che ieri ci siano stati meno cacciatori del previsto nelle campagne. Un trend che innegabilmente si verifica negli ultimi anni. Erano concentrati soprattutto nelle zone vicine a dove ci sono divieti di caccia pubblica, anche nelle aree di Sovicille, Rosia, Chiusdino e diffusamente della Valdichiana. Particolare affluenza si è registrata inoltre a San Gimignano in località San Benedetto poiché il territorio è tornato libero da divieti».