Buccianti, la storia sale in cattedra

Una foto una storia Docente a Scienze Politiche, autore di libri profetici su Libia e Ucraina, tifoso appassionato

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La foto è quanto mai eloquente: mostra il cattedratico Giovanni Buccianti, anno 1993, nel pieno delle sue funzioni sportive, da vero e sincero appassionato di basket e di calcio. Ma vorremmo dire, appassionato di tutto ciò che rappresenti in modo agonistico la sua città. Professore di Storia delle Relazioni Internazionali al nostro Ateneo, volete scoprire quante volte ha saputo intuire certi successivi passaggi storici? Pensiamo, solo recentemente alla salita al potere di Trump oppure alla crisi in Ucraina. E per questo e per altro, andatevi a leggere libri di grande interesse storico ed economico, ma che si fanno comprendere come avvincenti romanzi, volumi come "Libia: petrolio e indipendenza" o "Enrico Mattei, assalto al potere petrolifero mondiale" fino a "Pagine di politica estera".

Testi anche dolorosamente profetici, ma che ovviamente si basano sugli elementi analizzati dal professor Buccianti. Scriveva nel 2015 che la crisi Ucraina doveva far riflettere l’Europa e gli Stati Uniti che quel nodo non sarebbe mai stato possibile risolvere senza il parare positivo della Russia. Ci sembra che siamo arrivati a questo sanguinante epilogo. Lo stesso vale sulla lotta al terrorismo islamico, mettendo in evidenza gli errori occidentali con l’inutile eliminazione dei dittatori di Iraq e Libia, facendo ancora di più esplodere la crisi medio orientale.

L’orologio di Buccianti è dunque molto più avanti del nostro, offre garanzie su certe evoluzioni, sulle dinamiche politiche e strategiche, anche per soluzioni, di possibili vie di uscita. La sua è una minuziosa conoscenza di stanze governative, con fonti sicure, ma anche di quelle trasformazioni che si annunciano con segnali anche deboli, impercettibili, ma che lui avverte prima di altri. E poi c’è una dirompente senesità che travolge tutto nella sua passione verso le squadre che vivono i tre colli. Probabilmente è una passione più forte di lui. Ma all’emerito docente non interessa molto domare questo sconvolgente amore. Meglio far battere il cuore di questo sentimento che nasconderlo dietro un’unica immagine condita dalla serietà con cui affronta i suoi studi, le sue lezioni, le conferenze. Del resto lo sappiamo bene che le passioni sono grandi emozioni che scuotono la nostra vita, la catturano e la spingono verso mete meravigliose.

E finché ci saranno "appassionati" come il professor Buccianti ci sarà a questo mondo sempre qualcosa da scoprire.

Massimo Biliorsi