Bollette, un’impresa su quattro soffre "Ora avanti con le comunità energetiche"

Cna Siena chiama a raccolta le aziende e lancia l’Unità Divisione Energia per aiutare gli imprenditori. La nuova strada passa per autoproduzione, condivisione e autosostentamento. Ecco come

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Tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022 la quota delle imprese in Italia che hanno registrato rallentamenti o blocchi delle attività produttive a causa del caro energia è passata dal 6,2 al 23,4%, mentre il 53% delle aziende ha dovuto trasferire i rincari sui prezzi di prodotti e servizi: di queste il 44,7% in misura parziale, l’8,4% interamente. D’altronde basta passare una serata al ristorante e fare due chiacchiere con il proprietario: anche a Siena la situazione è drammatica, le cifre che prima venivano versate in bolletta in due mesi per il solo costo della luce, adesso coincidono con la spesa per una singola mensilità. Per non parlare del gas.

Per affrontare la situazione, Cna Siena ha deciso di ricorrere a una vera e propria unità di crisi, con l’apertura dell’Ufficio divisione energia per sostenere e consigliare gli associati sulle problematiche energetiche. "Si tratta di un tema trasversale – commenta Massimo Nocci, presidente di Cna Siena – che colpisce tanto le aziende quanto le famiglie. Paghiamo uno scotto dovuto a mancate progettualità che ci portiamo dietro da decenni, adesso è necessario rendersi conto delle opportunità offerte dal panorama nazionale: Cna si sta muovendo in tutte le direzioni possibili". Direzioni che vedono nella transizione energetica l’unica via possibile alla svolta sul mercato. Le opportunità di finanziamento per le imprese riguardano specialmente le ’Cer’, comunità energetiche rinnovabili a partecipazione volontaria basate su autoproduzione e autoconsumo, che vedono nella condivisione dell’energia la strada più efficace all’autosostentamento. E che produrrebbero cambi sostanziali nelle abitudini di consumatori: banalmente, l’utilizzo del fotovoltaico cambierebbe la più semplice delle abitudini di risparmio, ovvero l’utilizzo notturno della lavatrice, che andrebbe accesa nelle ore di punta.

Sono 2,2 i miliardi messi a disposizione dal Pnrr per le comunità energetiche rinnovabili, fondi strutturali per l’efficientamento energetico e la produzione di impianti, con finanziamento a tasso 0 fino al 100% dei costi ammissibili con durata massima di 10 anni. L’obiettivo è la creazione di nuovi impianti di potenza complessiva pari a 2000 MW nei Comuni con popolazione inferiore a 5mila abitanti. Interventi simili produrrebbero, secondo Cna, una riduzione delle emissioni di gas serra pari a 1,5 milioni di tonnellate di Co2 l’anno, oltre circa 2500 GWh annui. Alla Toscana, sono potenzialmente destinati 55 milioni per 119 comuni. Benefici ambientali, sociali e vantaggi economici: ma le Cer non sono un vestito adatto a tutti. "Con il nuovo Ufficio - sottolinea Elisa Poggiali, responsabile Divisione energia Siena – vogliamo offrire un percorso step by step ad ogni azienda per trovare la soluzione più adeguata alle proprie esigenze. Sarà necessario conoscersi come consumatore, noi procederemo alla verifica delle bollette e alla ricerca sul mercato di contratti su misura, oltre a fornitori affidabili. Il nostro servizio offrirà monitoraggi nel tempo per intervenire con soluzioni migliorative ogni qual volta queste si presenteranno, informando sulle possibilità di contributi e incentivi. In attesa dei decreti attuativi, il ruolo dell’associazione sarà di ricognizione: da lunedì partirà un’attività di scouting a tappeto sulle aziende del territorio".

Andrea Talanti