Bollette alle stelle, i casi in Procura a Siena. "Cambiato il contratto dei clienti"

Una falegnameria che ha dovuto sborsare 15mila euro e una lavanderia si sono rivolte alla magistratura. L’avvocato Gualtieri: "La tariffa dell’elettricità era fissa, invece hanno applicato quella variabile"

Fra le bollette contestate ce n’è una da 15mila euro recapitata a una falegnameria

Fra le bollette contestate ce n’è una da 15mila euro recapitata a una falegnameria

Siena, 24 settembre 2022 - La guerra delle bollette da cardiopalma si combatte anche a palazzo di giustizia. Perché non bastano i rincari che stanno mettendo in ginocchio famiglie e imprese. Ci sarebbe anche una società del settore elettrico che modifica arbitrariamente il contratto siglato dai clienti nel contenuto. A sostenerlo in due denunce dettagliate depositate nel luglio scorso, ma su cui la procura sta già svolgendo accertamenti, è l’avvocato Barbara Gualtieri di Firenze. Che si è mossa per conto di un’importante falegnameria e di una lavanderi, entrambe del Senese. Il titolare dell’azienda ha dovuto sborsare quasi 15mila euro per evitare, come nel caso dell’altra attività, di risultare inadempiente rispetto alle consegne ai clienti. La lavanderia, per esempio, aveva in estate un giro di affari sostenuto con alberghi e strutture ricettive.

Ma la società che adesso è finita sotto la lente del procuratore Nicola Marini non ha fatto i conti con l’avvocato Gualtieri. Presidente tra l’altro del Movimento difesa del cittadino di Firenze, sta presentando su incarico di Tni (Tutela nazionale imprese) esposti alla magistratura in tutto lo Stivale su bollette "improponibili e insostenibili, che porteranno tante attività a chiudere. A parità di consumi i costi sono, come noto, triplicati e in alcuni casi quadruplicati in un anno. Tni Italia vuole vederci chiaro, perciò sta raccogliendo le bollette di famiglie e imprese per presentare attraverso di me l’esposto alla procura ma anche all’Antitrust e ad Arera affinché si approfondisca e verifichi l’adeguatezza delle misure esistenti, che appaiono insufficienti. La tempistica concessa alle aziende fornitrici per poter abbassare la potenza o procedere al distacco – conclude – è assai più rapida della risoluzione di un reclamo".

La falegnameria si è rivolta all’avvocato Gualtieri per contestare la bolletta da quasi 15mila euro. Al contempo ha chiesto anche lumi sugli aumenti scoprendo che la tariffa era variabile. Quando, chiesta copia del contratto, l’ha messo a confronto con quello originale dell’ottobre 2021 dell’imprenditore, si sarebbe accorta che, a suo dire, la pagina era stata sostituita. Rimasta però identica la firma. Lo stesso meccanismo era stato usato per la lavanderia. Poi la contestazione, seguita dalla diffida a non interrompere la fornitura o diminuire la potenza , ricalcolando l’importo al tasso pattuito. La società non ha mai risposto minacciando per contro il distacco della corrente. Così gli imprenditori, solo per non perdere le commesse, hanno pagato le maxi-bollette. "Non hanno mai risposto, adesso dovranno farlo alla magistratura", rilancia l’avvocato Gualtieri. Che insieme all’imprenditore titolare della falegnameria sarà ospite della trasmissione di Rete 4 ’Dritto e Rovescio’ condotta da Paolo Del Debbio per raccontare la sua odissea.Nella querela si sollecita a verificare gli eventuali reati di truffa e falso, fino all’estorsione visto che la cooperazione della vittima viene carpita con forza.Ossia con la minaccia del distacco.