"Bolletta da 77mila euro, la piscina chiude"

L’appello di Simone Pacciani, presidente Uisp. "Senza aiuti l’impianto dell’Acquacalda non potrà restare aperto oltre il 30 settembre"

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Lo aveva preannunciato Simone Pacciani, presidente di Uisp Siena, in una recente intervista in seguito alle lunghe file che si erano registrate nel giorno dell’apertura delle iscrizioni alla piscina pubblica dell’Acquacalda. "La vera preoccupazione – aveva detto - non dovrebbe concernere le code determinate dal boom di iscrizioni, i cittadini dovrebbero preoccuparsi del caro energia che potrebbe costringerci a cessate l’attività".

La situazione si è puntualmente verificata, e adesso la piscina potrebbe essere costretta a chiudere i battenti. "Ci siamo trovati di fronte a un caro bolletta impressionante – racconta Pacciani – la bolletta della luce di luglio e agosto, con gli stessi consumi rispetto ad un anno fa, è passata da 25mila a 77mila euro. E questo è solo l’inizio: adesso dovremo affrontare il rincaro del gas, con la società di gestione che vista la crisi ci ha già chiesto una fideiussione di 64mila euro, 32mila euro ogni nostro impianto, per la semplice distribuzione".

Inutile sottolineare come la chiusura della piscina, di fronte alla ripresa di tutte le attività sportive e al positivo aumento delle iscrizioni, sarebbe una grave perdita per la città. "Ci troviamo sostanzialmente soli di fronte ad una situazione ingestibile, insostenibile. Dopo vari confronti con il Comune e prima di chiudere, abbiamo deciso di informare cittadini e fruitori della situazione. Riteniamo sia giunto il momento per l’amministrazione di prendre provvedimenti, starà a loro scegliere se in forma di aiuti o rimborsi. Il sindaco Nardella a Firenze è intervenuto sulla questione, dunque si tratta di scelte politiche nel pieno possesso degli amministratori. Uisp Siena ha gestito interamente l’emergenza Covid, prendendosi carico di tutte le spese necessarie e di tutte le perdite relative alle chiusure. Parliamo di circa un milione di incassi mancati".

"Ad oggi abbiamo ricevuto i rimborsi che ci spettano per decreto legge solo ad Abbadia San Salvatore, senza un intervento esterno saremo costretti a chiudere a Siena. La chiusura della piscina sarebbe drammatica, ma ci teniamo a far passare il messaggio che Uisp sta facendo tutto il possibile e non ha colpe. Non possiamo permetterci di accumulare debiti su debiti, l’unica soluzione sarebbe la chiusura. Che senza aiuti, potrebbe arrivare anche il 30 settembre".

Andrea Talanti