Marco Bitti vince la Provaccia a Legnano

Il fantino: "Ringrazio Sanna, il cavallo era suo. E dedico il successo alla mia famiglia"

Marco Bitti in trionfo

Marco Bitti in trionfo

Siena, 26 maggio 2018 – Una vittoria a cui tutti i giovani fantini ambiscono, quella nel Memorial Favari a Legnano. La provaccia, insomma. Perché nell’albo d’oro hanno scritto il nome personaggi che hanno lasciato il segno nel Palio di Siena. Bucefalo, per esempio. Più di recente lo stesso Tittia e Brigante. Anche Antonio Siri e Simone Mereu, l’astro nascente Elias Mannucci detto Turbine. Adesso  c’è anche il nome di Marco Bitti. Giovanissimo allievo prima di Francesco Caria – con lui è rimasto tre anni – e da questa stagione alla scuderia di Carlo Sanna. «Che voglio ringraziare perché è soprattutto per merito del suo cavallo se ho vinto la provaccia per i colori di San Magno», racconta il fantino.

Che è giovanissimo, compirà 21 anni il 29 dicembre. E viene da Oliena, in provincia di Nuoro. «Non ricordo neppure quando sono stato messo per la prima volta in groppa ad un cavallo – spiega ridendo –, una tradizione di famiglia quella di cavalcare. Fratelli, babbo... tutti».  Al terzo tentativo Bitti è dunque riuscito a centrare  il successo nel prestigioso Memorial Favari.   «In precedenza ci avevo provato per i colori della Flora. Lo volevo vincere a tutt i costi, era un obiettivo che mi ero prefisso».  Tra l’altro è stata anche una corsa tutt’altro che agevole.  «In testa è andato Sebastiano Sini ma io ho non ho mollato un centimetro, sempre dall’esterno. Ce l’ho fatta ad agguantare la prim a posizione, però Andrea Sanna mi ha superato. Quando ha perso la traiettoria, non so spiegarmi come abbia fatto, per me è stato un gioco da ragazzi».  A chi dedichi questo primo traguardo importante.  «So che è forse scontato ma a chi mi sta vicino e mi aiuta a crescere e maturare, sia a cavallo che a terra. Alla famiglia, ovviamente. Poi ripeto, senza il cavallo di Sanna che è molto potente ora non sarei qui a godermi tutto questo».  E il Palio di Siena? «Sono giovanissimo. Speriamo arrivi presto ma non ho fretta».