"Biotecnopolo, Monte dei Paschi e Chigiana Le tre vittorie di Siena nella legge di bilancio"

L’onorevole Enrico Letta dopo il voto di fiducia alla Camera: "Il 2022 sarà un anno straordinario, se si tornerà a fare il Palio. La nuova Fondazione sarà il centro di riferimento per l’hub vaccinale anti pandemie e farà decollare il distretto delle Scienze della Vita"

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di Pino Di Blasio

Enrico Letta, deputato eletto nel collegio di Siena e segretario nazionale del Pd, ha appena chiuso alla Camera la partita del voto di fiducia sulla legge di bilancio. E leva i calici in leggero anticipo sul felice anno che verrà per l’Italia e per Siena. "E’ una legge di bilancio importante per l’Italia, perché lancia un segnale di abbassamento delle tasse, riduce l’Irper e l’Irap. Per la prima volta, dopo tanti anni, investe miliardi sulla sanità, come promesso dal ministro per la Salute Roberto Speranza a settembre a Siena. E poi contiene altre cose importanti, come i 3 miliardi da investire sulle strade regionali e provinciali, una serie di interventi per valorizzare i piccoli Comuni, per riaprire negozi nei piccolissimi borghi, rilanciando il tema della prossimità. All’ultimo tuffo siamo riusciti a inserire interventi sulla non autosufficienza, il vero dramma per tante famiglie italiane".

Siena guardava soprattutto all’emendamento sulla Fondazione Biotecnopolo...

"Un risultato di cui sono veramente contento. L’operazione Biotecnopolo è nata ad agosto, ci fu un colloquio tra me e il ministro dell’Economia Daniele Franco. Io sottolineavo il bisogno di inventarsi una modalità con la quale potesse sposarsi l’emergenza sanitaria con l’eccellenza senese delle Scienze della Vita. Anche per dare un segnale di riscossa per una città depressa per le vicende del Monte. Il ministro ha colto subito l’esigenza, individuando nei fondi del Pnrr la soluzione del problema".

Contemporaneamente Franco gestiva il dossier Monte...

"Ha gestito in maniera egregia la questione. Ad agosto ha alzato l’asticella della trattativa, se non l’avesse fatto il Monte dei Paschi sarebbe nelle mani di Orcel. Il mio è stato solo un lavoro di supporto alla sua azione, davvero molto preziosa".

Perché dai soci fondatori del Biotecnopolo sono spariti l’Università di Siena e il Cnr?

"Tutti i tecnopoli vedono la partecipazione del ministro dello sviluppo economico, il via libera di Giorgetti è arrivato assieme a quello di Speranza e della ministra della ricerca Messa. L’Università di Siena c’è tramite la Fondazione Tls, la cui presenza smonta le polemiche della senatrice Cattaneo sui 37 milioni in tre anni, più 16 milioni all’anno stanziati per Siena".

Perché la scienziata e senatricea vita ce l’ha con la Fondazione Biotecnopolo e Siena?

"La Cattaneo teme legittimamente che si ripeta l’errore dello Human Technopole e la ’concorrenza sleale’ sui finanziamenti ministeriali. Il Biotecnopolo di Siena nasce proprio per evitare quell’esperienza, ci sono le tre università toscane di Siena, Firenze e Pisa che garantiscono. L’altra ragione che smonta le preoccupazioni della senatrice è il passo avanti del Ministero dell’Economia, che ha assegnato alla Fondazione Biotecnopolo il doppio compito di creare la rete delle Scienze della Vita e gestire i finanziamenti aggiuntivi al Pnrr, i 340 milioni di euro per creare l’hub vaccinale contro le pandemie. Con questa operazione abbiamo preso i classici due piccioni con una fava. Il Biotecnopolo non sarà una nuova Genova o un’altra Milano ma reciterà un ruolo decisivo nella lotta alle pandemie".

Tutto questo a Siena?

"Questa vicenda è una lezione e una grande opportunità per Siena. Proietta la città e il territorio verso un futuro nuovo, grazie al Biotecnopolo si potrà dar vita, con normative regionali, al distretto industriale delle Scienze della vita. Una risposta ai timori delle categorie economiche, che chiedevano nuovi posti di lavoro creati grazie alla ricerca".

Cosa farà l’onorevole Letta in questi 90 giorni di elaborazione dello statuto?

"Seguirò l’operazione per far sì che non si perda tempo. Il Biotecnopolo entrerà anche nel dibattito della campagna elettorale per il nuovo rettore o la nuova rettrice dell’Università. Per Siena si apre una pagina nuova, che ruota tutta sulla forza del gioco di squadra. L’isolamento non fa vincere le grandi partite, l’unità di intenti sì".

C’è stato gioco di squadra anche per i fondi alla Chigiana?

"Indubbiamente. La Chigiana, assieme alle accademie di Fiesole e Imola ha ora uno status speciale. Nella legge di bilancio c’è una corsia preferenziale per le tre Scuole di Musica, è un bel colpo per la Chigiana".

Non crede che sia stato il Monte il suo successo più bello?

"A luglio, quando ho sciolto i nodi sulla candidatura a Siena, la situazione del Monte era molto cupa. Ora c’è più tempo, si possono fare scelte senza avere l’acqua alla gola. Se a tutto ciò si aggiungerà il fatto che nel 2022 si torni a fare il Palio, per Siena sarebbe davvero un anno straordinario. E io sono grato a Siena di avermi accolto e di avermi votato. Ho visto una città e un territorio che hanno voglia di reagire e di mettere a frutto le tante ricchezze. Io vorrei continuare ad occuparmene".