Bimbo morto, lutto cittadino. "Quando è uscito da scuola Rayen stava bene"

Castiglione d’Orcia, i carabinieri ascoltano familiari e maestre del piccolo deceduto anche per ricostruire la caduta di una settimana fa

L'assessore all'istruzione Alice Rossi insegna nella scuola

L'assessore all'istruzione Alice Rossi insegna nella scuola

Siena, 1 dicembre 2022 - "Sconvolti. Scioccati. Il bambino il giorno prima era a scuola fino alle 16.30. Sano, tranquillo come sempre, senza destare pensieri che potessero annunciare neppure un malessere. A volte ai piccoli accade di avere un mal di pancia. O il mal di testa. Rayen nulla: vivace, vispo. Allegro". Così lo ricorda Alice Rossi, assessore all’istruzione di Castiglione d’Orcia. Che insegna anche nella scuola del paese, sebbene non nella classe del bambino di 7 anni morto martedì mattina durante il trasporto al policlinico di Siena, alle prime luci dell’alba. Sulle cause stanno indagando i carabinieri, coordinati dal pm Valentina Magnini che ha aperto un’inchiesta. I militari hanno svolto subito un sopralluogo all’interno dell’abitazione in piazza dell’Unità d’Italia mentre ieri è stato un via vai continuo di persone del paese e familiari di Rayen alla stazione dell’Arma di Castiglione d’Orcia. La procura vuole infatti ricostruire gli ultimi giorni di vita del piccolo, raccogliendo sia la voce dei suoi cari, a partire dal fratello calciatore alla sorella, sentiti separatamente, ma anche delle maestre che per tante ore l’hanno visto in classe. Rendendo nitidi anche i contorni e la dinamica della caduta di Rayen avvenuta circa una settimana fa per capire, in sede di autopsia, se ci può essere una correlazione fra la morte improvvisa del bambino e l’evento. Solo l’esame della Medicina legale, per cui sarà dato l’incarico lunedì a Siena, stabilirà perché quel bambino così visto e allegro sia volato in cielo così presto. A cosa era dovuto il mal di testa lancinante a seguito del quale la famiglia ha chiamato il 118 la notte di martedì.

A telefonare ad un’insegnante per avvertire che Rayen non avrebbe varcato più l’ingresso della sua amata scuola è stato il padre, seppure sconvolto dal dolore. "La notizia – prosegue ancora l’assessore Rossi – quando siamo arrivati a scuola non si era ancora diffusa. Così abbiamo pensato di rivolgerci allo psicologo per capire come comportarci in questa occasione. Ci ha dato dei consigli e noi abbiamo comunicato l’accaduto seguendo i suoi suggerimenti. Le reazioni sono state diverse. Chi ha pianto, chi si è messo a disegnare un ricordo di Rayen. Una scuola piccola la nostra, dove tutti giocano insieme. C’è tanto scambio fra loro, socialità. Una perdita così ha investito tutti i bambini". "terribile – le parole sul profilo social dell’istituto – vedere nei loro occhi sofferenza, smarrimento ma anche la resilienza e la forza che solo i bambini possono avere, fino ad arrivare a fare coraggio loro alla disperazione di noi insegnanti di fronte ad un dramma così grande. Terribile immaginare quel banco vuoto nei giorni futuri. Piccolo Rayen lasci un vuoto incolmabile, con le lacrime agli occhi guarderemo la stella più luminosa del cielo". Parole seguite dal testo della canzone di Giorgia, ’Quando una stella muore’.

La famiglia ha espresso la volontà di seppellire il bambino in Marocco. E’ scattata la raccolta fondi per sostenere le spese: è stata messa una cassetta all’ingresso della scuola. Un’altra è stata sistemata in Comune dove ciascuno degli impiegati ieri ha contribuito, donazioni sono state promosse dalle associazioni di volontariato. E in consiglio comunale ieri c’è stato un minuto di silenzio per Rayen. Quello stesso che ha avvolto il paese, che è poi una grande famiglia, da quando è trapelata la tragedia. "Proclameremo inoltre un giorno di lutto cittadino – annuncia l’assessore Rossi - in coincidenza dell’ultimo addio al piccolo". Non prima della prossima settimana.